La vera giustizia
La vera giustizia
53 P. 31
Matteo: 5, 20: "Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà
quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli".
Il Cristo:
- In questo capitolo sta davanti a voi tutta la Mia Dottrina quale quintessenza di tutto ciò che riguarda l'uomo. Vi viene mostrato fino a che punto le sue sofferenze, i suoi sacrifici e battaglie avranno un giorno un valore spirituale e come egli dovrebbe utilizzare la propria coscienza come piatto della bilancia e filo conduttore di tutti i pensieri, parole ed azioni, se desidera un giorno essere chiamato Mio figlio.
- Questo Discorso della Montagna fu la predica più potente che Io abbia tenuto nel corso del Mio cammino terreno e appunto per questo essa comprende tutto ciò che Mi indusse a scendere da voi su questa oscura Terra ed a subire la massima onta - per il massimo trionfo Mio e della Mia Dottrina.
- In questa predica Io esposi ai Miei ascoltatori e discepoli la promettente prospettiva di tutte le beatitudini che dovranno essere assegnate a coloro che osservano i Miei comandamenti d'Amore e che, a causa di questi, sopportano villanie e sofferenze. Io esposi loro però anche l'importanza della loro missione in espressioni simboliche, ossia che Io non voglio predicare inutilmente la Mia Dottrina, bensì che ciascuno che l'ascolta dovrebbe anche applicarla e diffonderla. Sono quei versetti che trattano del sale della terra, della città sul monte e della lampada accesa, affinché essa risplenda e non arda nascosta sotto il moggio.
- Io dissi loro che essi sarebbero il sale della terra che corrisponde alla parte corrosiva o stimolante del mondo animico-spirituale, dato che esso è necessario per l'attività, per espellere la parte nociva, per il ricambio materiale.
- Dove non c'è sale o sostanza stimolante, non c'è vita, non c'è movimento, non c'è calore, non c'è luce. Dove il sale diventa insipido - come si dice nel Vangelo - ossia dove è guasto, nascono i risultati inversi, ragion per cui deve essere sparso perché la gente lo calpesti. Calpestato, divenuto polvere e sabbia, sarà d'aiuto ad altre creazioni su un'altra base per l'ulteriore trasformazione, come il male fatto dagli uomini, attraverso le Mie disposizioni, deve infine altrettanto contribuire al progresso, al miglioramento degli esseri spirituali, solo sotto forma diversa e in circostanze diverse.
- Così Io ammonii il popolo e i Miei discepoli a non limitarsi ad ascoltare e tenere per sé la Mia Parola, ma a comunicarla anche ad altri e a realizzarla loro stessi fattivamente. Io dissi loro anche che la Mia Dottrina non era nuova, bensì esponeva, nella vera luce, le istruzioni date da Mosè e dai profeti, spiegava il senso delle parole e mostrava in tal modo a tutta l'umanità come queste previsioni e prescrizioni divine, date dagli uomini da Me mandati, avessero sempre avuto lo stesso scopo, ovvero di insegnare agli uomini a riconoscere il loro valore spirituale e prepararli tutti quanti alla via più breve per entrare nel grande Regno spirituale, come si addice ad esseri che portano nel cuore una Scintilla divina proveniente da Me. Io assicurai a tutti che le Mie parole sarebbero state di eterna durata, perché esse erano date dall'eterno Essere Supremo.
- Io dissi loro inoltre che avrei punito qualsiasi vilipendio di queste Mie leggi, qui e nell'aldilà, perché Io già sapevo che in tempi futuri gli uomini avrebbero utilizzato le Mie leggi d'Amore come manto e, sotto di esso, perseguendo i propri interessi, avrebbero esercitato indisturbati le passioni dell'odio e della vendetta. Già ai Miei tempi i farisei e gli scribi fecero lo stesso gioco con gli insegnamenti di Mosè e dei profeti, ragion per cui ai Miei discepoli e al popolo radunato attorno a Me Io dissi le parole: "Se la vostra giustizia non supera quella dei farisei e degli scribi, voi non entrerete nel Regno dei Cieli!".
- Anche se per questa domenica è stato dato solamente questo versetto, Io dovetti dapprima spiegare i versetti precedenti dello stesso capitolo, per giungere logicamente a questo ventesimo versetto e poter poi proseguire.
- Come Io citai la falsa ed ipocrita giustizia di quella casta, alla quale in quel tempo erano conferiti i poteri e il diritto di presentare e spiegare al popolo il senso, il culto e i dogmi della loro religione, e poiché Io sapevo in qual modo essi lo compivano - non nel Mio, bensì nel loro senso e secondo i loro disegni -, così Io fui naturalmente costretto a spiegare meglio al popolo e ai Miei discepoli queste leggi già esistenti e a sensibilizzare la loro coscienza. Io lo dovetti fare anche perché in quel tempo i sacerdoti e i dottori della legge spiegavano le leggi in modo che ad essi non costava grande fatica assolverle e perché in tal modo restava loro ampio gioco per compiere i più orribili misfatti, senza in apparenza contravvenire alle leggi religiose mosaiche, anzi potevano destare l'impressione di praticarle in senso strettissimo.
- Per questo al ventesimo versetto seguono tutte le altre vere leggi d'Amore, che in quel tempo venivano appunto considerate contrarie a quanto si credeva; infatti rivincita, vendetta, odio e persecuzione erano apparentemente giustificati da certe massime della religione. Queste erano considerate contraddizioni, anche perché era di gran lunga più facile raffreddare la sete di vendetta e di odio che perdonare a chi era ostile oppure colmare di benefici chi ha in animo solamente il male.
- Appunto per tale motivo questa predica, in particolare dal ventesimo versetto in poi, fu definita la più importante, perché in essa erano stati da Me stabiliti il simbolo dell'Amore, il vessillo dell'amore per il prossimo e il perdono come unico filo conduttore della vita, per cui Io dichiarai a tutti: "Solo sotto questo vessillo e con questo Amore Onnicomprensivo, con il quale Io, quale Dio e Creatore, abbracciai tutti i Miei esseri, solo con quest'Amore voi uomini potete divenire cittadini di un Regno spirituale, cittadini del Mio Cielo!".
- Nei versetti successivi Io esposi varie situazioni della vita, nelle quali l'uomo deve e può esercitare quest'amore fraterno e del prossimo. Io mostrai a che punto possa e debba giungere questo amore se le sue opere debbano avere davanti a Me un valore spirituale. Io posi la pietra angolare dell'abnegazione contro la quale purtroppo, in quel tempo e fino al giorno odierno, sono inciampati molti.
- Io dissi ai Miei ascoltatori: "Come Io, quale Dio, faccio sorgere il sole sui buoni e sui cattivi, come Io faccio cadere la pioggia benefica sui campi dei cattivi, come su quelli dei buoni, così anche i Miei veri seguaci - superiori a tutte le passioni umane, avendo sempre davanti agli occhi il Mio Esempio di Creatore ed anche di Gesù - dovrebbero aiutare tutti con il medesimo amore, senza curarsi se riceveranno un ringraziamento o no.
- In questa predica Io presentai l'ideale di un uomo elevato spiritualmente e dimostrai Io stesso, con l'Esempio della Mia vita, che si può vivere così, se lo si vuole. Il contenuto di questa predica, sia che si tratti delle beatitudini promesse a coloro che soffrono, combattono e perseverano pazientemente, sia in che misura si deve estendere l'amore per il prossimo, ha tutt'oggi ancora la stessa validità di allora, e tanto meno la perderà finché esisteremo Io e il Mio mondo spirituale e materiale. Infatti, solo attraverso queste leggi e la loro osservanza verranno nobilitati gli esseri dotati di ragione e saranno testimoni della loro origine divina, mentre essi sulla via opposta, che è la più diffusa e che purtroppo molti, ancora adesso, definiscono giusta, invece di ascendere alle altitudini spirituali, sprofondano negli abissi della materia.
- Nei seguenti capitoli di Matteo questa dottrina viene ancor più ampliata, in modo che nessuno possa scusarsi di non aver saputo cosa sia l'amore per Dio e per il prossimo nel senso vero e proprio. Così voi trovate anche nel sesto capitolo l'unica preghiera che Io insegnai ai Miei e che voi potete considerare ancor oggi come il compendio di tutte le preghiere. Solamente voi dovreste afferrare il profondo senso spirituale di ogni singola parola in essa contenuta, poiché, sapete, una cosa è quando voi pregate con le vostre proprie parole e un'altra cosa è quando Io vi metto in bocca le parole che voi dovreste rivolgere a Me nelle tribolazioni, anzi anche ogni giorno, in modo che Io vi porga la Mia mano soccorrevole nei travagli di ogni nuovo giorno, perché non abbiate a cadere, bensì abbiate sempre in mente il Mio Discorso della Montagna e l'abbiate davanti agli occhi come unico filo conduttore sulla via delle prove di questa vita terrena, per poter essere compartecipi delle beatitudini promesse all'inizio del nostro capitolo.
- Sì, figli Miei, anche a voi sia rivolto lo stesso ammonimento, come allora a coloro che Mi ascoltavano nel Discorso della Montagna, quando dissi: "Se voi non sarete più giusti dei vostri farisei e scribi, non potrete entrare nel Regno dei cieli! Anche a voi Io dico: "Se non prendete più seriamente i concetti di Giustizia, Amore, Umiltà e Perdono di come vi vengono predicati ed erroneamente interpretati da molti, voi non potrete venire nel Mio Regno e non potrete divenire figli Miei; infatti, potranno essere annoverati tra i Miei figli soltanto coloro che, seguendo il Mio Esempio, prendono ben volentieri la loro croce e che, come Me, quale esempio di Umiltà e di Autoabnegazione, pospongono di molto i piaceri terreni a quelli spirituali, attenendosi alla Mia norma principale che è registrata nella massima: «Il Mio Regno non è di questo mondo!»".
- I Miei figli non possono essere figli del mondo. Essi debbono aspirare a raggiungere la massima elevatezza morale che l'uomo possa mai raggiungere. Come Me, essi debbono padroneggiare le loro passioni e accettare fiduciosi ciò che Io mando loro per il loro bene. Non debbono rifuggire dal mondo come un pericolo, bensì, nel mezzo di tutte le sue peculiarità, essi debbono valutare i piaceri e le tentazioni, secondo il loro vero valore, per non soccombervi. Essi debbono avere la coscienza pura nei pensieri, nelle parole e nelle azioni, affinché gli altri non prestino fede soltanto alle loro parole, ma possano vedere anche nelle loro azioni la reale prova di quanto hanno detto. Come si dice nel Vangelo, essi debbono essere come una lampada che espande ampiamente la propria luce tranquilla, la luce dell'Amore, della Fiducia e del Perdono al di là di tutte le asperità della vita umana.
- Solamente così, se essi stessi sono più giusti, più amorevoli, più fiduciosi di molti altri figli traviati, essi possono servire da filo conduttore e guida a costoro e, solamente così, a vita e a prove compiute, possono aver diritto di essere da Me accolti come figli e di entrare nel Mio eterno e grande Regno spirituale, nei Miei Cieli dove essi, per tutto quanto hanno superato e sofferto, godranno di quelle beatitudini che vengono promesse all'inizio del Mio Discorso sulla Montagna.
- Prendetevi questo a cuore! Leggete spesso questa predica che Io ho tenuto ai Miei discepoli e al popolo più di mille anni fa! Essa contiene grandi promesse e richiede molto a voi e al Mio mondo spirituale.
- La vita di chi non vuole adempiere queste condizioni assomiglia ad un bel libro rilegato che contiene però solo fogli bianchi e vuoti.
- Aspirate quindi a portare con voi nell'altra vita il vostro libro della vita pieno di buoni pensieri, parole ed opere! Io vi ho appunto mostrato in questi versetti come i pensieri possono già essere un peccato contro le Mie leggi d'Amore, poiché spesso manca solo l'occasione per tradurli in atto. Se questa ci fosse, la volontà compirebbe ciò che altrimenti resterebbe solo pensieri fugaci.
- Perciò, guardatevi per prima cosa dai pensieri peccaminosi! Essi degradano il vostro uomo animico interiore. Schivate inoltre l'occasione di mettere in esecuzione tali pensieri! Combattete i pensieri e voi sarete più facilmente padroni del vostro agire! Se invece lasciate spazio ad essi, siete già invischiati nel regno del peccato e basta solo un momento propizio e, con un'azione non ponderata, la vostra anima è privata di tutto il suo ornamento, della purezza, della calma e della contentezza e di tutti i suoi bei propositi!
- Per questo leggete di frequente tutti questi versetti! In essi vi viene ben mostrato dove voi ancora siete così deboli e voi ancora così spesso peccate contro voi stessi e contro Me. In tal modo voi siete ancora così lontani dall'essere partecipi del Mio celeste Regno spirituale.
- Non brontolate se Io vi do sempre l'opportunità, mediante certe circostanze, di esercitarvi in ciò che vi fa maggior difetto, ossia della fiducia in Me e dell'essere costantemente vigili in merito ai moti del vostro proprio cuore per soffocare il male e il cattivo già al suo germinare iniziale!
- Così, esercitandosi di continuo, la vostra forza si rinsalda; così, voi diverrete capaci di dominare tutte le tentazioni a tempo debito. E così, memori della Mia Predica sulla Montagna, anche voi riceverete un giorno la ricompensa dei Miei discepoli, quando la vostra missione su questa Terra sarà terminata e la vittoria conquistata, per poter poi, con nuova forza, far fronte là ad esigenze maggiori, poiché chi amministra qui fedelmente il poco, costui verrà da Me preposto nell'aldilà ad amministrare molto.
- Rammentatevi di vostro Padre che non vi invia inutilmente tutte queste parole! Rammentatevi che Egli vorrebbe far di voi ciò per cui Egli vi ha creati, ossia Suoi figli spirituali e con ciò quegli esseri che dovranno un giorno nel Suo Regno riversare sui mondi e su milioni di esseri la luce dell'Amore e della Grazia del loro Padre eternamente amorevole! Che a tali missioni appartengano esseri provati da ogni sofferenza e disgrazia, quindi temprati, si capisce da sé, perché essi, portando sulla loro fronte l'impronta della purezza di pensieri ed azioni, attraverso l’eccellenza del loro spirito possono trascinare in alto gli altri.
- Per questo Io vi diedi questa spiegazione dettagliata dei Miei comandamenti d'Amore, affinché voi non lasciate spazio agli influssi del vostro amor proprio, per scusare proprio ciò che è forse davanti a Me il peccato più grave, ossia i giochi di pensieri che sono il seme di ogni genere di azione precoce e malvagia.
19/02/2017
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