Dalla notte alla Luce - Una Scala di Giacobbe
IL Cristo rivela :
Dalla notte alla Luce
Una Scala di Giacobbe
Segreti della Creazione : 11, 12
1. Il Cristo : Tu desidereresti che quel libero volo da te fatto alcuni giorni or sono nella Mia mano attraverso la Mia Creazione, fosse comunicato e condiviso pure con gli altri, affinché anch’essi imparino a conoscere la Mia Potenza, il Mio Amore e il loro stesso valore.
2. Ebbene, dal momento che tutto quello che passa per la tua anima non è solo per te, bensì è destato in te per uno scopo ampiamente più grande, allora anche questa visione spirituale, dove tu scorgesti la serie di gradini di tutto lo spirituale, fino ad arrivare a Me, deve ora essere nuovamente presentata davanti alla tua anima, per dimostrare a te e a tutti, cosa significa portare in sé un germoglio del Mio Io, una Scintilla divina.
3. Infatti, a cosa servirebbero tutte le Creazioni con le loro grandi meraviglie se voi non possedeste uno Spirito intelligente che potesse afferrare quanto visto e presentito? A che cosa vi servirebbe lo spettacolo del cielo stellato dove milioni di soli fratelli, inviandovi la loro luce sulla Terra, vi esclamano:
4. “Anche noi mandiamo a voi, piccole creature, la nostra luce da distanze incommensurabili, ma potete osservarla solo quando il vostro Sole ha smesso di splendere per voi! Accogliete questo nostro richiamo, come monito e conforto spirituale, e traducetelo così: anche un incommensurabile mondo spirituale manda a voi, grandi spiriti di origine divina, il suo saluto da lontano, ma voi – o almeno molti – non notano e non sentono questo saluto dal mondo dello spirito, perché splende loro ancora troppo forte la luce del sole mondano”.
5. Quando però questo comincerà ad avvicinarsi al suo tramonto, quando il futile e l’effimero vi avrà rammentato che vi è un’altra vita più elevata che si fa sentire, quando nel cuore mondano comincia a farsi notte, allora gl’influssi di un mondo spirituale superiore, come le stelle scintillanti che emergono ad una ad una nell’immenso firmamento, cominceranno a sussurrarvi lievemente e sommessamente ciò che le stelle dicono spesso agli uomini, cioè: “C’è ancora un altro Mondo!”, uno spirituale, come un grande infinito mondo materiale, dove a grado a grado costruito, gli spiriti vanno un po’ alla volta incontro alla loro perfezione, finché nel Mio Cielo spirituale, al di sopra di tutti i mondi creati, tutti riconosceranno il solo vero scopo della loro vita e della loro aspirazione.
6. Là si spinge il piccolissimo infusore come il più elevato spirito angelico, là tutto trova la sua conclusione, la sua fine materiale e il suo inizio spirituale.
7. Là comincia la vera vita spirituale, nel Cielo di tutti i prototipi della Creazione, da lì partono tutti i raggi del Mio Amore e Potenza divina, fecondando con lo spirituale tutti i sistemi solari e mondiali, da lì il pensiero d’Amore, come il raggio elettrico e la fulminea luce va fuori verso tutte le direzioni, stimola, personifica, spiritualizza, partorisce, alleva e sviluppa dal più piccolo atomo al più grande sole mondiale tutto secondo l’uno e lo stesso piano, secondo l’una e medesima Legge, secondo la Legge dell’Amore, affinché un giorno, avvicinandosi al proprio Creatore, chiunque impari a comprenderLo e ad amarLo.
8. Lo spirito è tutto. Dappertutto lo spirito è il suscitatore, il portatore, il rivelatore.
9. Vincolato nella solida materia egli è il sostenitore del costante scambio di sostanza, dal rigido al fluido, dal fluido all’etereo, e dall’etereo al gassoso, fino alla più fine fuggevole particella eterea.
10. Nel regno vegetale è lo spirito che guida istintivamente la radice, dove trova il suo nutrimento adatto per l’ulteriore sviluppo.
11. Nel regno animale lo spirito spinge alla ricerca del nutrimento, alla costruzione delle tane e alla riproduzione; e così, rendendosi sempre più libero, lo spirito sale in su di gradino in gradino, dal primo senso del tatto e mancanza di libero movimento fino al consapevole concetto dell’esistenza nell’ultimo anello di tutte le Creazioni materiali, fino all’uomo, che poi, come primo anello in una successione di formazioni spirituali, si arricchisce con differenti facoltà, porta in sé l’intera Creazione, ed essendo il punto di svolta tra due mondi, unisce il materiale con lo spirituale.
12. Perciò le differenti specie di creature su tutti i Miei mondi, fatte più o meno con materiale corporeo secondo la loro lontananza o vicinanza a Me, differenti nella loro grandezza, nella durata della loro vita e graduale progresso, tutte ritornano sulla via che conduce a Me, dal loro Creatore dal Quale esse son procedute.
13. Come un costruttore edile, prima che la sua casa sia pronta, ha a che fare solo con materiali grezzi che, un po’ alla volta, attraverso diversi processi, egli deve rendere utilizzabili per il suo scopo perché gli possano essere utili; altrettanto l’esercito di creature su tutti i mondi, secondo il mondo che essi abitano, è del pari materiale da costruzione in parte grezzo non lavorato.
14. Come per esempio avviene con il legno che un costruttore edile usa per i suoi scopi, così succede con gli uomini sui diversi mondi.
15. Il legno, come tronco grezzo, deve dapprima essere sgrossato, ottenere un’altra forma, tagliato in travi (per il sostegno di tutto l’edificio), poi le travi devono essere segate per differenti piccole necessità, come assicelle, mensole, montanti (mezzi di collegamento), infine il legno è utilizzato per l’arredamento della casa e parecchi attrezzi casalinghi, elaborati da mani esperte, dal primo divano grezzo alla più fine poltrona a spalliera e altri differenti oggetti (tutta corrispondente potenza spiritualizzata in gradini fino ai più alti che, come lucidatura ultimata, accogliendo come uno specchio tutta la luce e nuovamente riflettendola, la può trasmettere anche agli altri).
16. Così accade con il ferro e con la pietra, dove entrambi, per mezzo del fuoco, sono privati della loro primitiva durezza, qui eseguono cedevoli la volontà della mano, come anche la malta è altrettanto un mezzo d’unione e conservazione dell’intero edificio.
17. Così anche nella Mia Creazione tutto è vivente, organico e inorganico, suddiviso in milioni di necessità; ma tutto serve solo a uno scopo.
18. Gli uomini su tutti i soli sono simili al legno, al ferro, al sasso, essi devono subire tutti i processi di purificazione prima di essere capaci di poter passare nella Mia diretta vicinanza, nel Mio Regno dello spirito.
19. Come dal legno sono fatti migliaia di oggetti e cose utili, ancor di più col ferro, sì, fino all’infinito, tale e quale è la differente scala degli uomini e degli spiriti.
20. Gli uni dimorano ancora in case incompiute, gli altri in case già migliori, altri in palazzi, e così via fino alla massima perfezione.
21. Dappertutto c’è il Principio spirituale che tutto classifica, riordina, e così guida tutto allo sviluppo.
22. Già da quanto vi ho comunicato in merito al Sole[1][12] e ai vostri pianeti, scorgete – a partire dai pedanti abitatori di Mercurio fino al musicale uomo di Miron (Nettuno) – un progressivo sviluppo spirituale, e già nel Sole vedete uomini spiritualmente superiori con una maggiore conoscenza nella Creazione spirituale.
23. Quello che gli abitanti di Saturno Lo immaginano solo come il Grande Spirito, gli abitanti del Sole Lo conoscono già meglio.
24. Così si procede continuamente in tutti i mondi, in tutti i soli e cosmi, si procede gradualmente secondo i mondi stessi, parimenti con i loro abitanti; il Mio Amore li spinge tutti avanti, e come su ognuno di questi milioni di mondi, allo stesso modo, cominciato dalla pianta e dall’animale più basso, procede la serie di gradini verso i loro uomini mondani, altrettanto da uomini mondani vanno poi avanti verso gradini spirituali più elevati.
25. Qui non dovete prendere in considerazione né la grandezza né la bellezza dei mondi, neppure le caratteristiche dei loro abitanti, sia nella forma sia nell’intelligenza. Tutto ciò corrisponde solo al mondo sul quale essi vivono, con il quale devono stare in una certa analogia (rispondenza); voi dovete solo considerare il loro gradino spirituale, questo è condizionante. Poiché vedete, anche sulla Terra avete esempi a sufficienza, dove appunto la forma esteriore non corrisponde all’interiore spirituale. Considerate solo il pappagallo e altri uccelli dal bel piumaggio del Sud, dove c’è lì il canto pieno di sentimento quale espressione dell’interiore gradino sentimentale?
26. La stessa cosa vale anche per i mondi. Se poteste vedere uno di questi grandi mondi con occhio spirituale, vi aspettereste, nella magnificenza dei colori e bellezza delle forme che lì regna, un’intelligenza spirituale che dovrebbe fare degli abitanti di questo mondo degli dei – eppure, se questi guardassero il vostro interiore, dovrebbero crollare nella polvere per la grandezza e magnificenza della vostra natura divina, natura che a loro manca proprio completamente, poiché essi hanno solo una vita da sogno; mentre voi, prescelti da Me per figli Miei, potete, solo con uno sguardo, come quello dell’aquila, penetrare gli estesi spazi della Mia Creazione, per leggervi colà chiaramente, con l’intelligente Scintilla dello Spirito, chi Io sono e cosa potrete voi un giorno diventare.
27. Milioni e milioni di tali mondi ruotano nell’etere sconfinato, dotati di una bellezza che voi non potete neppure immaginare; all’apparenza sembrano dei veri paradisi dell’eterna pace e dell’eterna beatitudine, eppure dietro questi grandi mondi luminosi si cela la tenebra più fitta, con il non riconoscere, il non sapere per che cosa sia creata questa magnificenza e grandezza!
28. E anche qui potete vedere nuovamente che Io sono grande solo nel minimo. Sulla vostra Terra, milioni di volte più piccola di un atomo di un mondo simile, dimorano i più grandi spiriti, dimorano quegli esseri per i quali Io Mi sono fatto Uomo e, per Amore, Mi sono perfino lasciato uccidere da loro!
29. Oh, comprendete una buona volta che cosa vuol dire essere quelle creature – in una tale infinita Creazione satura di grandezze e magnificenze – che non hanno più bisogno di tutte queste lunghe vie per giungere a Me; essere delle creature con le quali Io tratto direttamente, le istruisco e le guido, mentre altri esseri che pure Mi amano, possono solo immaginarlo, voi avete prove chiarissime della Mia esistenza, del Mio operare e della Mia ininterrotta benedizione.
30. Lì in quei mondi dove c’è eterna pace, lì c’è poca lotta, perciò c’è anche poco merito di essere uomo, ed è di gran lunga facile voler diventare figlio Mio che sulla vostra Terra.
31. Dovete pensare che lassù questi uomini vivono secondo ciò che il loro mondo da loro richiede in senso spirituale, e da lì si passa, al massimo, solo in un nuovo, più alto oppure analogo mondo spirituale; ma con voi è tutto diverso, qui voi lottate, vi dovete rinnegare, sopportare le contrarietà della vita senza perdere la fiducia in Me; qui, dove Io stesso quale Creatore diventai Uomo, diedi il massimo esempio nella più profonda umiliazione, voi qui siete in un vivaio-scuola per il Mio grande Regno degli spiriti, per il Mio Cielo spirituale, e come ai vostri occhi intelligenti alla sera è leggibile e comprensibile tutta l’infinita Creazione con i suoi milioni di mondi, così è al vostro spirito – che ho Io messo in voi – l’intero Cielo spirituale. A lui sono comprensibili e afferrabili i suoi gradini, la sua estensione, le sue beatitudini; tutto questo è sempre precluso a milioni di abitanti di altri mondi e si schiude solo se vogliono anche loro sostenere la vostra via, sebbene spesso amara, che conduce però alla massima beatitudine.
32. Perciò adesso, dopo avervi presentato davanti ai vostri occhi il quadro spirituale della Mia Creazione materiale, dove poi alla stessa si collega l’infinito Cielo spirituale, ricordate che cosa potete diventare e a che cosa siete destinati!
33. Perciò non scoraggiatevi delle contrarietà di questa vita! Non lasciatevi accecare dalla luce del Sole mondano! Vedete, solo quando gli volgete le spalle, quando questo non esisterà più per voi, alla sera potrà aprirsi il cielo stellato del mondo spirituale, nel quale potrete scoprire tante dimore e gradi, come vedete alla sera stelle, soli e mondi e potete presupporne ancora di più, la cui luce non giunge al vostro occhio a causa della grande lontananza! Allo stesso modo molti mondi e gradi spirituali attendono voi, figli, per i quali Io ho sofferto, operato e creato!
34. Riconoscete dunque dall’etere sconfinato il Mio infinito Amore, e dal quale ogni sera raggianti stelle vi inviano molti raggi di grazie e vie di luce che guideranno tutti i Miei esseri, su vie brevi o lunghe, certamente a Me, al Padre e Creatore di ogni cosa!
35. Non per nulla Io ho dato al Mio scrivano quest’immagine e visione nella Mia Creazione spirituale; ora che è stata messa per iscritto, sarà una solida testimonianza, anzitutto per la sua piccola cerchia, e un giorno per tutta l’umanità, di come Io guido i Miei figli e su quali vie e con quali mezzi Io volli indicar loro che è una grande Grazia essere un uomo su questa Terra, e una ancor più grande è esser condotto e guidato così direttamente, come Io vi concedo già da parecchio tempo.
36. Considerate dunque bene anche queste parole; ogni sera guardando il cielo stellato, quale libro del Mio Amore, dovete invocare in segreto queste parole: “Signore, cosa sono io perché Tu Ti ricordi di me?”. E da tutti i mondi vi sarà risposto con giubilo: “Rallegrati tu, uomo della Terra, per quello che puoi diventare così facilmente, per questo t’invidiano tutti i nostri abitanti! Rallegrati e prostrati in adorazione dinanzi al tuo Creatore che ha voluto dimenticare il Signore in Sé, e che viene incontro a te a braccia aperte, quale Padre amante dei Suoi figlioli!”. Amen!
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Dalla notte alla Luce
(III parte)
(Continuazione)
1. Sì figli Miei, giubilate su questo gradino spirituale sul quale Io vi ho messo, e non abbassate subito il capo quando piccole contrarietà offuscano il vostro umore, o qualche privazione nella vita mondana vi rammenta che proprio questo mondano è di breve durata e non ha nessuna stabilità, affinché voi possiate riconoscere che lo stimolo verso lo spirituale, verso la superiore e duratura beatitudine, non si trova nella soddisfazione dei sensi e nelle comodità sociali, bensì nella soddisfazione dei valori spirituali della vostra anima, che di essi è tanto assetata, per unirsi con lo Spirito proveniente da Me messo in voi e per prendere il posto nel Mio mondo spirituale che finora è solo dello spirito, ma non dell’anima, prima che non abbia ottenuto il battesimo della rinascita.
1. Se con quanto dettovi precedentemente vi ho introdotto in tutta la Mia Creazione e i suoi abitanti sotto un punto di vista spirituale, come loro, spiritualmente diversi e su vie diverse, devono raggiungere la loro méta superiore che per voi è considerevolmente abbreviata, è stato solo per mostrarvi e farvi comprendere quanto dovreste stimolare il vostro zelo per soddisfare questa condizione nel Mio Regno dello spirito, e impiegare anche tutte le forze, poiché la via verso di Me non vi è chiusa, per continuare a superare tutti gli ostacoli che incontrerete, con lo sguardo sempre rivolto a Me; qualunque cosa cui andate incontro, dovete considerarla solo come l’anello di una catena che, gradualmente, vi perfeziona e nobilita, e già in questa vita terrena vi prepara sull’Aldilà così che la maggior parte qui, potete portarla a compimento, e per vero più facilmente che là, in modo che poi, senza regresso, potrete dimostrarvi subito capaci per la vostra più alta missione.
2. E specialmente voi, cui lascio giungere con tanta cura la Mia Luce dai Cieli, ricordate bene che Io faccio questo proprio perché ho in vista per voi, oltre allo scopo dell’umanità in generale, ancora ‘scopi’ cosiddetti ‘speciali’.
3. Mostratevi perciò degni della vostra missione e della Mia Grazia; poiché se vi ho destinato a compiti importanti, dovete anche considerare che, per diventare tali strumenti degni della Mia santa Volontà, è necessario essere dapprima purificati, raffinati e, con saldo zelo, temprati, prima che Io possa adoperarvi come sostegni per altri!
4. Prendete perciò tutti gli eventi che vi colpiscono come una scuola di addestramento, per poter dapprima fondere saldamente in voi stessi quello che dovrete mostrare agli altri non solo a parole, bensì con i fatti, vale a dire: che l’insegnamento, come Io ve l’ho dato, è il vero e unico che, da uomini, può trasformarvi in puri spiriti e, da spiriti, potete diventare figli Miei!
5. Molti di voi non vogliono afferrare quest’idea, essi vorrebbero sempre annodare le loro comodità della vita terrena con la Mia vita spirituale; essi temono sacrificio, privazioni e abnegazione; tutto è inutile! Se volete diventare figli Miei, dovete vuotare il calice della sofferenza fino all’ultima goccia, come a suo tempo feci Io! Anch’Io nell’orto del Getsemani esclamai: “Padre, allontana da Me questo calice!”, questo feci Io, quando (momentaneamente) abbandonato dal Mio Amore dovetti sentire interamente la Mia situazione come Uomo[2][13]; e tuttavia, sebbene l’Amore vuole solo rendere felici, solo rendere beati, esso dovette lì rinnegare le sue caratteristiche fondamentali per uno scopo superiore, e Io bevetti il calice delle sofferenze fino all’ultima goccia.
6. Anche molti di voi gridano così: “Signore, allontana da me il calice della sofferenza!”. E Io, l’amorevole Padre di tutti, che vorrei vedere i Miei figli solo felici, non posso accondiscendere a questo desiderio, e ciascuno deve soffrire per il meglio del suo stesso io e per il meglio del Mio grande scopo; perciò lascio vuotare completamente il loro calice affinché essi pure, come un tempo Io stesso, a lotta superata, uscendo gloriosamente dalla stessa, sappiano benedire la Mano che li ha guidati fuori dall’amara notte del dolore, alla chiara Luce della beatitudine.
7. Ogni possibile spiacevole situazione che potete incontrare, è stata un giorno da Me stesso sofferta; proprio per questo Io divenni Uomo così come siete voi, e lasciai che su di Me si scatenasse ogni possibile tempesta, affinché mai un uomo potesse dire: “Cosa facile è il predicare, ma difficile è compiere e comprovare con l’azione!”.
8. Perciò Io vissi la vostra intera vita umana sin dalla culla, per dimostrarvi che, quando lo spirito è forte, egli può superare tutto, vincere e sopportare tutto; soltanto deve fortemente essere convinto della sua missione e della destinazione spirituale, dal cui punto di vista poi tutti i dissapori otterranno il giusto valore e schiarimento.
9. Se dovete quindi diventare realmente figli Miei, in primo luogo dovete essere fermamente convinti che, innanzi tutto dovete, come esempio, essere puri, ma che questo ‘esser puri’ non arriva senza un previo lavaggio dagli errori e dai falsi concetti!
10. Davanti ai vostri occhi spirituali Io ho presentato i grandi mondi e i loro abitanti. Adesso sapete quanto siete voi preferiti, però dovete anche riconoscere che ogni preferenza consiste solo in questo: se si ottiene con la lotta ciò a cui si aspira; poiché quando ad uno, come dice un vostro proverbio, gli volano gli uccelli arrosto in bocca, qui non c’è merito alcuno!
11. L’aver conquistato è quella consapevolezza che dà all’anima la nobiltà e le sussurra: “Ho lottato, ma ho anche vinto” (con la Grazia del Padre Santo).
12. Guardate i milioni di mondi e i loro abitanti, quanti vorrebbero lottare per raggiungere questo, con sacrifici ancor maggiori dei vostri, e tuttavia il Mio paterno Amore che li ama quanto ama voi, non può concedere loro questa lotta nel loro insieme, bensì può essere concesso solo a qualche singolo di loro questo trasferimento, che avviene con la perdita totale della libertà spirituale sul suo mondo e la servitù e la lotta sul vostro.
13. Voi siete invidiati da milioni e milioni di spiriti, eppure, ciechi come volete essere, non afferrate ancora cosa significa essere prescelti a figli Miei!
14. Non lasciate che le cose arrivino a tal punto che un giorno, nell’altro mondo, voi dobbiate esclamare: “Sì, se lo avessi saputo, avrei agito del tutto diversamente!”
15. Se nell’altro mondo a qualcuno di voi dovrà sfuggire quest’esclamazione, sarà troppo tardi! Là è raggiungibile solo con lunghe lotte e vie traverse ciò che si sarebbe potuto compiere qui con molto meno.
16. Perciò, figlioli, destatevi! Elevatevi a Me! – Ascoltate la voce dell’Amore che a torrenti viene a voi da tutti gli angoli della Creazione; voltate le spalle al Sole mondano e immergetevi nell’infinito mare di Luce del regno spirituale dal quale voi siete venuti; là vive il Padre vostro, là è la vostra futura dimora, e là un giorno, tutte le domande e dubbi che qui vi sembrano inesplicabili, troveranno una soluzione.
17. Tendete là! E anche voi, come talvolta il Mio scrivano, riceverete visioni che vi permetteranno uno sguardo in quelle sfere in cui solo l’Amore, diffondendo la sua dolce Luce, tutto beatifica e tutto quieta e, visti da lì, tutti i vostri dolori e dissapori di questa vita e gli abituali desideri di una posizione mondana, sociale e pecuniaria, svaniranno nel nulla con la loro futilità, al paragone del godimento spirituale che vi eleverà molto al di sopra di tutto ciò, e allora appena vi farà sentire la Forza del Mio Amore e l’alta beatitudine di una consapevolezza di essere finalmente giunti, passando oltre le scorie di questa vita, in un Eden della pace, dove nessuna stonatura interrompe l’armonia dei cori spirituali, e tutti vi si accordano e offrono l’eterno cantico di lode al Mio Amore, non come Creatore, non come Signore, bensì come Padre.
18. Svegliatevi! Affinché già ora soavi presentimenti di simile beatitudine attraversino il vostro cuore! Nelle ore solitarie imparate a rafforzare il vostro occhio spirituale, affinché guardi, oltre tutto il materiale, in quel Mondo spirituale che, anche se è lontano da voi, se volete è molto vicino, anzi, è nel vostro petto.
19. Appena avrete gustato tali momenti di solennità spirituale, allora il Sole mondano comincerà già ad avviarsi al suo tramonto, e l’esercito del Cielo spirituale, come le scintillanti stelle della notte, vi renderanno afferrabile la grandiosità di una futura esistenza, la grandiosità della vostra vera residenza!
20. Riflettete su questo, agite e vivete di conseguenza per essere un giorno degni di Me! Amen!
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