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La formazione di Lucifero e creazione degli esseri primordiali

La formazione di Lucifero e creazione degli esseri primordiali
BD Nr. 5612

 

IL CRISTO :  Il vostro intelletto come uomo afferra soltanto fino ad un certo grado la Verità più profonda, perché il puramente spirituale si può spiegare soltanto spiritualmente – questa spiegazione viene accolta dallo spirito in voi e viene anche ben condotta attraverso l’anima all’intelletto, ma questo è ancora troppo appesantito terrenamente, e perciò non è in grado di penetrare così profondamente nel sapere spirituale, affinché gli sia tutto chiaro. Il Mio Spirito però ciononostante si comunica si annuncia attraverso la scintilla spirituale, e chi ha l’amore, afferra anche il senso di ciò che gli comunico. La Mia Volontà di formazione era estremamente grande e la Mia Forza invincibile, ed ho trovato la Mia Beatitudine nella realizzazione dei Miei Pensieri e Piani. E questa Beatitudine voleva comunicare, il Mio Amore si voleva donare, volevo che oltre a Me anche un altro essere doveva rallegrarsi di ciò che Mi rendeva indicibilmente felice. Percepivo la Mia solitudine come un ammanco, che potevo eliminare in ogni momento, quando lo volevo. E volevo ritrovare Me in un essere, che doveva essere unito a Me molto intimamente, che volevo formare come riflesso di Me Stesso, come Mia Immagine, per poter preparargli illimitate beatitudini, e così elevare di nuovo anche la Mia Beatitudine. Volevo creare un tale essere, e questa Volontà bastava – perché la Mia Forza era sufficiente, perché la Mia Volontà era Forza ed agiva sempre in Amore e Saggezza. L’essere proceduto da Me era ora ben la Mia Immagine, ma esso non poteva vedere Me, perché se avesse potuto vedere Me, sarebbe svanito per beatitudine, perché nessun essere potrebbe sopportare la Mia vista; perché ogni essere, anche la più perfetta Immagine di Me Stesso è sempre soltanto un prodotto della Mia Forza d’Amore, mentre Sono la Forza d’Amore Stessa ed irradio tutto con incomparabile Forza, perciò non ero visibile agli esseri da Me emessi. Ma avevo creato per Me in questo essere un vaso, nel quale poteva fluire ininterrottamente la Mia Forza d’Amore, un essere che riceveva dunque anche la Mia Volontà di formare, la Mia Forza, la Mia Saggezza e la Mia Forza in abbondanza, da Me, attraverso il costante fluire della Forza da Me. Esso poteva ora dunque percepire la stessa beatitudine, esso poteva esteriorizzarsi della sua forza secondo la sua volontà, poteva essere attivo creativamente, per la propria felicità, e perciò aumentare costantemente la sua beatitudine, perché la Mia Forza rendeva capace questo essere e Mi rallegravo della sua felicità. Ed ora procedevano da quell’essere innumerevoli esseri simili. Erano tutti figli del Mio Amore, nella Luce raggiante, nella massima perfezione, perché da Me potevano procedere delle immagini create di Me Stesso, e del Mio infinito Amore, sempre soltanto della massima perfezione, perché la volontà di noi due era uguale, e l’amore di noi due si ritrovava negli esseri creati – perché non esisteva nulla di imperfetto, finché potevano agire la Mia Volontà ed il Mio Amore attraverso questo essere primo creato. Era un mondo pieno di luce di Spiriti, erano spiriti primordialmente creati in grande numero, la Forza da Me fluiva illimitato verso quell’essere, che Mi ero scelto come portatore di Luce e di Forza. E l’essere stesso era ultra beato, ma volevo aumentare ancora questa Beatitudine, volevo che non che non fosse stato legato alla Mia Volontà, ma doveva attivarsi dalla propria volontà che, se l’essere era e fosse rimasto perfetto, era la Mia Volontà. Perché l’essere non era, come creato da Me, capace di un’altra volontà. Però volevo che potesse agire ed operare liberamente, perché questa soltanto è la caratteristica di un essere divino, che l’Amore in lui è così potente che questo è determinante per una Volontà similmente indirizzato da Me. Questo Amore volevo ricevere da un essere primo creato da Me, che però doveva attribuire anche contemporaneamente all’essere la massima perfezione, che non agiva più come essere creato secondo la Mia Volontà, ma come entrato nella Mia Volontà per Amore, doveva godere di beatitudini illimitate. Ma per poter svolgere questa prova di volontà e d’amore, doveva muoversi in assoluta libertà della volere. Esso non Mi vedeva, ma Mi conosceva, perché stava nella Luce. Esso vedeva però gli incalcolabili esseri, che la sua volontà ha fatto sorgere, e si sentiva esso stesso come il loro creatore, anche se sapeva di aver avuto la forza da Me. Ma questo essere Mi invidiava la forza. Esso stesso era visibile dagli esseri da lui creati, dato che era conscio di essere proceduto da Me, ma pretendeva il diritto di dominio su questi esseri per se stesso, mentre presentava se stesso a loro come fonte di forza – come unica potenza creativa. Esso contemporaneamente Mi licenziava l’amore, per poter dominare. Questo procedimento è per voi uomini incomprensibile, che un essere riconoscendo se stesso poteva smarrirsi in un pensare completamente errato, ma la libera volontà spiega questo, che, per poter entrare in azione, doveva poter scegliere anche negativamente, ma non lo doveva. Il portatore di Luce e Forza vedeva da un lato le conferme della forza da lui condotte, ma non vedeva la fonte stessa di forza. Quindi elevò se stesso a governatore sui suoi spiriti creati, e cercava anche di rappresentare a loro Me Stesso come non esistente. Esso cercava ora di trasferire a loro la sua volontà ora deviata da Me. Ed ora venne il momento della decisione, la conferma della sua perfezione, anche per questi esseri creati dal portatore di luce sotto l’uso della Mia Forza. La Mia Forza era in tutti questi esseri, loro erano pieni di luce e ardevano d’amore per Me, Colui che loro non vedevano, ma riconoscevano. Ma erano rivolti in amore anche verso il loro produttore, perché la Forza che li aveva creati era Amore, che era fluito attraverso l’essere primo creato e questo capace di creare. Questo amore ora doveva decidersi e si divideva. Si manifestava una terribile confusione tra lo spirituale, che si sentiva spinto alla decisione. Ma era anche di nuovo comprensibile, che la Mia Forza d’Amore agiva come Luce, che la spinta verso la fonte primaria della Forza in molti esseri era più forte, che l’amore diminuiva verso colui perché si separava da Me, e per questo spingeva verso di Me con violenza rafforzata. La Luce in loro era la riconoscenza che Ero l’Amore dall’Eternità. Ogni essere aveva questa conoscenza, ma anche la libera volontà, perché non era legato attraverso la conoscenza, altrimenti non sarebbe stato libero. E così il mondo spirituale si divideva. L’essere fuori di Me, aveva il suo seguito, come anche Io Stesso, anche se non Ero visibile. La Forza da Me però agiva così forte, che molti esseri si distoglievano da colui che voleva opporsi a Me. La loro volontà rimaneva orientata in modo giusto, mentre il portatore di luce con il suo seguito orientò la sua volontà al contrario, cioè si dividevano volontariamente da Me, e questo significava la caduta nell’abisso.

Il portatore di luce dunque, l’essere proceduto da Me, divenne quindie il Mio avversario, mentre ciò che è proceduto lui, che ha creato la volontà d’Amore di noi due, si rivolgeva in parte verso di Me, in parte verso di lui - secondo l’ardore d’amore con cui era colmo. Perché con il momento della separazione del portatore di Luce da Me, si formò negli esseri un indeterminato desiderio per un polo solido. La libera volontà cominciò a dischiudersi – loro non venivano influenzati forzatamente ne da Me, ne dal Mio avversario, ma soltanto irradiati dalla forza di noi due, che voleva conquistare ogni essere per sè. La Mia corrente di Forza era soltanto Amore, e questa toccava gli esseri che Mi riconoscevano, senza vedere Me, ma potevano riconoscere anche la trasformazione di volontà dell’essere primo creato da M. Ma dato che potevano vedere questo essere, lo seguivano, cioè, si sottomettevano alla sua volontà e quindi si allontanavano da Me. Ma proprio così anche esseri primordialmente creati si sentivano come Miei figli, e questi Mi rimanevano fedeli per libera volontà, soltanto il loro numero era molto minore. Questi erano gli esseri primi creati che fece sorgere la volontà di formare del Mio portatore di Luce, e la forza d’Amore incommensurabile che fluiva da Me. E questa forza d’amore era propria anche di questi esseri e li spingeva inesorabilmente verso di Me, perché loro riconoscevano l’attuale volontà del loro creatore come invertita, e perciò si distoglievano da lui. Ma questa riconoscenza sarebbe stata possibile anche dagli altri esseri, ma seguivano ciecamente colui che riuscivano a vedere – e la loro volontà venne rispettata ed in nessun modo influenzata da Me, perché doveva essere la decisione di volontà, per formare ciò che è creato in indipendente perfezione. L’essere che Mi abbandonò, tirò con sé nella profondità il suo gran seguito, perché allontanarsi da Me, significa tendere verso l’abisso, andare incontro ad una condizione totalmente opposta, che significava quindi oscurità ed impotenza, assenza di conoscenza e di forza, mentre invece i Miei figli rimasero nella Luce più splendente e forza e beatitudine incommensurabili. Dopo questa caduta di Lucifero, il portatore di luce, la sua forza era spezzata – non poteva più agire creando e formando, anche se non gli ho tolto ogni forza, perché era la Mia creatura. Il suo potere e forza è ora il suo seguito, sul quale regna come principe delle tenebre. Ma sono coloro che lo hanno seguito, anche Miei prodotti d’Amore, che però non lascio al Mio avversario in eterno. Fintanto che questi esseri portano in se la sua volontà, gli appartengono; ma appena Mi è riuscito, di rivolgere la loro volontà a Me, allora egli li ha perduti, e la sua forza diminuisce poi nella stessa misura, come libero ciò che appartiene a lui, dalla sua potenza – che ha comunque per premessa la libera volontà dell’essere. E questo è lo scopo del Mio Piano di Salvezza sin dall’Eternità, che viene sostenuto il più diligentemente ed il più amorevolmente da tutti gli abitanti del Regno di Luce, dai Miei Angeli ed Arcangeli, perché tutti loro sono i Miei collaboratori, che si sforzano, di restituire ai fratelli caduti la beatitudine, che loro hanno una volta perduto. E questa Opera di Liberazione riuscirà, anche se richiede tempi eterni, finché l’ultimo allora caduto ritorna da Me, finché anche il Mio primo essere proceduto dal Mio Amore, si avvicina di nuovo a ME desiderando il Mio Amore – finché ritorna anche questo, pentito nella Casa del Padre, che una volta ha lasciato liberamente.

Amen



23/04/2016

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