L’infanzia e la gioventù di Gesù La Luce discese sulla Terra
Nuove Rivelazioni divine
L’infanzia e la gioventù di Gesù La Luce discese sulla Terra |
B.D. No. 7780 24 dicembre 1960 |
Il mondo giaceva legato. Comprendetelo, non poteva liberarsi dalla catena di Satana nessun uomo che passava sulla Terra, che viveva nel mondo di Lucifero, che celava lo spirituale legato. Li teneva legati ed egli non li avrebbe nemmeno liberati in eterno, perché in lui non c’era nessun amore, in lui c’era l’odio e la ribellione contro di Me Che Sono l’eterno Amore e dal Quale egli stesso era proceduto. Il mondo giaceva legato e per questo Sono disceso Io Stesso sulla Terra, per sciogliere questi legacci, per far saltare le catene, per aiutare lo spirituale caduto per giungere di nuovo in Alto, per salvare gli uomini dal suo potere. Che Io Sia disceso sulla Terra era un’Opera della più grande Misericordia, perché gli uomini erano in questo stato d’infelicità per propria colpa, perché una volta lo avevano seguito liberamente. Si trovavano nell’oscurità e nessun lumino avrebbe trovato accesso a questo spirituale caduto, se Io non Mi fossi impietosito e non gli avessi acceso una Luce, per indicare loro la via che conduce a Me, per il ritorno al loro Padre, Che avevano lasciato una volta liberamente. Per questo la Luce Stessa è discesa sulla Terra. L’Eterna Luce Si E’ incorporata in un Bambinello per iniziare la via come Uomo su questa Terra ed il Bambinello Gesù divenne il Mio Involucro. Era la forma umana della quale Mi servivo, per compiere l’Opera di Redenzione, per vincere il Mio avversario nella lotta aperta e togliergli quelle anime che avevano la volontà ed il desiderio di ritornare a Me. Ho pagato per queste anime il prezzo di riscatto, ho dato la Mia Vita sulla Croce, li ho riscattati dal Mio avversario con il Mio Sangue. Ho iniziato quindi la via terrena come Uomo con la nascita del Bambino Gesù, che si svolgeva già in modo insolito, perché quest’Uomo Gesù aveva anche da compiere una Missione insolita: servire Me Stesso come Involucro, perché l’umanità empia non Mi avrebbe potuto sopportare nella Mia Pienezza di Luce e perciò la “Luce dall’Eternità” Si doveva avvolgere. Ciononostante, già il Bambino Gesù irradiava una insolita Luce, ma visibile soltanto a coloro che attraverso un cammino di vita nell’amore erano in grado di sopportare la Luce e che perciò venivano anche ammessi nella Mia Vicinanza, perché sapevo chi possedeva questa maturità interiore ed ho attratto a Me i pochi uomini che ora Mi adoravano come Bambinello nella mangiatoia come il loro Re, perché le loro anime semplici Mi riconoscevano e Mi adoravano. La Mia Nascita si svolgeva nel nascondimento, perché la Pienezza di Spirito, che irradiava attraverso il Bambinello Gesù alla Sua Nascita, permetteva gli avvenimenti più meravigliosi (miracolosi) e così alcuni pochi potevano riconoscere, che si adempivano gli annunci di molti profeti, che perché il Padre Stesso Era in Me, cosa che può raggiungere ogni uomo, se soltanto ha la serissima volontà di servire come vaso allo Spirito divino, nel quale Egli Si può effondere ed allora è capace anche ogni uomo di liberarsi dai legacci dell’avversario, perché appena è entrato in contatto con Me in Gesù Cristo, Io Stesso sciolgo le catene e lo libero, perché Sono passato sulla Terra per liberare gli uomini, ho portato agli uomini la Luce, che ora trovino anche la via e la possano percorrere, che riconduce a Me, di ritorno nella Casa del Padre. preannunciavano il Messia, il Quale doveva portare la Salvezza agli uomini nella miseria più profonda. Coloro che credevano ancora in un Dio ed i cui cuori erano volonterosi d’amare, attendevano il loro Messia con nostalgia, ed a loro si esaudivano le loro speranze attraverso la Mia Nascita. Ma non sapevano che Io Stesso Ero disceso sulla Terra, non sapevano che il loro Dio e Creatore giaceva davanti a loro nella mangiatoia, benché fossero afferrati da un santo brivido e tutto il loro essere veniva spinto verso il Bambinello, Che giaceva nella mangiatoia, perché dal Bambinello splendeva loro incontro il Mio Amore, che toccava i loro cuori. La Mia Missione cominciava con il distribuire Amore per risvegliare negli uomini l’amore corrisposto. Ho preso su di Me la vita come Uomo, Mi Sono adeguato a tutte le leggi della natura, ho percorso coscientemente una via terrena, la cui meta era stata sofferenza e morte sulla Croce. Ed anche se a volte il Mio Spirito irrompeva e Si manifestava, non avevo nessun altro vantaggio sugli altri uomini, perché dovevo cercare di vincere tutto il non-spirituale che Mi opprimeva, proprio com’è posto il compito a voi uomini, perché volevo vivere per voi la Vita d’Esempio, che corrispondeva alla Volontà del Padre Che Era in Me. Dovevo formare e spiritualizzare anche il Mio Corpo carnale in modo che l’Eterno Amore poteva prendervi dimora. Il Mio cammino terreno Me ne dava costantemente l’occasione, dato che ho percorso la Mia Vita come “Uomo”, perché tutti voi uomini dovete seguire il Mio Esempio e preparare il vostro corpo ad un vaso per lo Spirito divino, come quindi ho dovuto fare anch’Io e l’ho fatto nell’Infanzia e negli anni della Mia vera Attività d’Insegnamento. Ed il Padre ha preso dimora nell’Uomo Gesù, Che Si E’ formato in modo che Mi serviva da dimora, che quindi Io come l’Uomo Gesù Ero “Colmo dello Spirito”, che insegnavo ed operavo Miracoli,
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B.D. No. 3634 23 dicembre 1945 |
Sentite la Voce dello Spirito: Ogni uomo da sé stesso deve formarsi in modo che il Padre possa prendere dimora in lui, quindi egli stesso deve diventare la Casa di Dio, in cui il Padre possa agire. Voi tutti portate in voi la scintilla spirituale divina, che è quindi una Parte di Me, e perciò Io sonnecchio in voi aspettando il Risveglio tramite voi stessi, attraverso l’agire d’amore e l’intimo collegamento con Me. Finché però rimanete inattivi, non sentirete nemmeno nulla della Mia Presenza, benché in voi riposi la scintilla spirituale. Posso diventare attivo solamente, se voi stessi vi formate per l’accoglienza di Me Stesso, solo allora Sono attivo nella Mia Casa, allora posso prendere Dimora in voi ed istruirvi secondo la pienissima Verità. Allora Sono in ciò che è del Padre Mio, allora vi è la Sapienza dov’è l’amore. Allora voi stessi siete diventati la Casa di Dio che cela la Cosa più Santa, che Dio Stesso Si prende come Abitazione. Sono con voi, e non camminerete mai più da soli sulla Terra, ma sentirete sempre e continuamente la Mia Presenza, essere compenetrato dal Mio Spirito, Che vi guida in tutta la Verità, Che vi insegna, come Io ho insegnato in ciò che è del Padre Mio. Perché Io, diventato Sapienza attraverso l’Amore, dovevo agire in continuazione sulla Terra distribuendo Amore e Sapienza, dovevo dare ai prossimi ciò che Io Stesso avevo ricevuto, perché volevo aiutarli a diventare beati. E quindi dovevo Essere in ciò che è del Padre Mio, dove potevo annunciare la Sua Parola, dove gli uomini si radunavano per sentire la Sua Parola. E quindi la Casa di Dio sarà sempre là dove viene insegnata la Sua Parola, dove questa viene offerta agli uomini dall’esterno oppure percepita nell’interno, ovunque il Padre può agire, cioè, dove degli uomini sono ricettivi tramite l’amore per la Mia Sapienza, perché voglio Essere sempre attivo nella Mia Casa, e questa sono i cuori degli uomini che Mi vogliono accogliere e così si formano nell’amore, in modo che Io Stesso, come l’Eterno Amore, possa unirMi con loro. La Mia Casa è ovunque il Mio Spirito può diventare attivo, senza l’Agire del Mio Spirito però, dimorate in sale vuote, anche se scegliete per voi un luogo dove credete di trovarMi. Posso Essere solamente là, dov’E’ il Padre Mio, e la Mia Parola può essere sentita solamente nella sua profondità, dov’è l’amore. Ma Io Stesso Sono la Parola, e se Mi volete sentire, dovete formare i vostri cuori ad essere ricettivi, dovete cambiare nell’amore ed ora aprirMi le porte, affinché Io possa entrare nei vostri cuori, ed il vostro cuore sarà la Mia Casa, ovunque dimoriate.
B. D. 5551
Vi voglio istruire su ciò che chiedete Chiarimento, perché voglio che dapprima possediate un giusto sapere, prima che istruiate i vostri prossimi, cosa che è il compito vostro che Mi volete servire. Io voglio che per voi stessi tutto sia comprensibile prima che diate agli altri il vostro sapere, perché il prossimo sovente non è paziente, desidera il Chiarimento in particolare quando dubita, ed a costoro dovete poi poter dare chiaramente. Il problema della Divenuta Uomo di Dio in Gesù è il maggior motivo per domande, e questo perché finora è stato spiegato in modo che creava sempre maggior confusione invece che Chiarezza. La Mia Esistenza terrena come Uomo non si differenziava in nessun modo dagli altri uomini, soltanto che ha dato spazio nel Cuore allo sviluppo dell’Amore, dove altri aumentavano il loro amore dell’io e “pretendevano” invece di “dare”. La scintilla d’amore arde in ogni cuore d’uomo, ma può divampare in una chiara fiamma, altro uomo, perché il Mio avversario non ha davvero lasciato inutilizzata la sua influenza, dato che la Vittoria di Gesù significava il fallimento dell’avversario. Ma il Mio avversario non poteva toccare la libera Volontà di Gesù, e questa era totalmente rivolta a Me. Proprio per questo Gli riuscì l’Opera, perché la Sua Volontà per Me proveniva dal Suo Amore. L’Amore era la Forza che è più forte della morte e che perciò vinse anche colui che ha portato la morte nel mondo. L’Amore Era Vincitore e lo rimarrà eternamente. come però anche venir soffocata. Da ciò si distinguono anche gli uomini l’uno dall’altro, perché l’amore imprime ad ognuno il Timbro della Divinità, mentre l’amore dell’io è l’immagine del Mio avversario, che ha elevato sé stesso e perciò è caduto. L’amore quindi è la parte divina nell’uomo, che all’inizio della vita terrena si manifesta solo come minuscola scintilla, ma che può crescere all’infinito. Nel Bambinello Gesù era già riconoscibile la scintilla d’Amore, perché un’Anima di Luce Si era incorporata nel Bambino, che ha lasciato indietro nel Regno spirituale ben tutte le Magnificenze di Dio, ma malgrado ciò non ha rinunciato al Suo Amore e questa Forza d’Amore a volte si esprimeva anche, quando la scintilla spirituale entrava in contatto con lo Spirito del Padre dall’Eternità, cosa che avviene in ogni bambino amorevole, ma in Gesù doveva essere manifesta agli uomini, affinché credessero nella Divinità del Bambino Gesù. In un tale Bambino non viene rifiutato l’Agire dello Spirito, soltanto che si manifesta per nulla oppure rare volte, perché l’intelletto e la libera volontà dell’uomo stesso devono dapprima aspirare all’Agire del Mio Spirito, cosa che avviene coscientemente solo negli anni, quando può impiegare l’intelletto e la volontà nella libertà del pensare. La spiegazione per i Miracoli del Bambino Gesù, per gli avvenimenti straordinari, è da ricercare solo nell’alto grado dell’Amore, perché l’Anima di Gesù Era dall’Alto, un’Anima di Luce e d’Amore, che ora veniva avvolta in una forma umana ed anche impedita fino ad allora nel Suo Creare ed Agire, per Essere adeguata alla forma umana esteriore. Nel Bambinello Gesù c’era l’Amore in un alto grado, ma si affermava anche il terreno-umano, il mondo, cioè il Mio e Suo avversario esercitava la sua influenza su questo terreno-umano, perché questo gli era concesso per via della messa alla prova della volontà. Ed il Mio Spirito Si teneva ora tranquillo, perché anche l’Uomo Gesù doveva sostenere questa prova di volontà, e l’Opera della Divinizzazione della Sua Anima doveva svolgersi sotto le stesse premesse come in ogni altro uomo, benché il Mio Spirito Era e Rimaneva in Lui attraverso il Suo Amore. Ma l’Uomo Gesù doveva raggiungere il Grado più alto dell’Amore attraverso la propria Volontà. Perciò il Mio Spirito Si ritirava durante questi anni, non stimolava e non spingeva, lasciava all’Uomo Gesù la totale libertà, finché poi attraverso il Suo Amore accresciuto Si annunciava sempre di più l’accresciuta Pienezza del Mio Spirito come Sapienza e Potenza, come ultragrande sapere ed Agire Miracoli. L’Uomo Gesù Era eletto per questa Missione sin dall’Eternità. Un altissimo Essere di Luce discese sulla Terra; uno dei Miei figli viventi nella Magnificenza cominciò il Suo Cammino terreno, e così quest’Anima doveva già compenetrare irradiando la forma terrena del Bambino Gesù e tutto l’insolito della Sua Giovinezza era del tutto naturale e comprensibile, ma tanto incomprensibile per gli uomini che vivevano nell’oscurità, e perciò negli anni più tardi veniva steso un involucro sulla Luce raggiante, e cominciava la vera Missione, la Divinizzazione di un Uomo terreno attraverso l’Amore. Attraverso il Mio Spirito potevo bensì agire in ogni tempo nell’Uomo Gesù, perché per questo c’erano tutte le Premesse; ma per via della Missione di Gesù il Divino-spirituale retrocesse, e questa Missione venne compiuta da Lui come Uomo, il Quale colse tutta la Forza soltanto dall’Amore attivo in Lui, che per Lui era ugualmente difficile portarLo allo sviluppo come per ogni.
La vita di Gesù prima dei Suoi anni d’Insegnamento
8486 - Vi struirò sempre in tutta la Verità, appena la desiderate. E vi darò Risposta a domande che vi muovono, perché desiderate la Risposta anche soltanto per via della Verità, cioè vorrete possedere Chiarezza, dove differenti opinioni si vogliono affermare. Quando vi do l’Incarico a diffondere la Verità, dovete anche ricevere sempre il Chiarimento, qualunque cosa sia: La Via terrena dell’Uomo Gesù non può più essere confermata, a voi uomini può essere dato il Rapporto solo per via spirituale, come e dove Gesù ha passato gli anni che precedevano la Sua vera Attività d’Insegnamento. Ma una cosa è certa, che Egli ha condotto la Vita più semplice in mezzo alla Sua famiglia e che rimaneva nel ritiro più estremo anche nella cerchia degli uomini che frequentavano la casa dei Suoi genitori. Si teneva lontano da tutti i divertimenti, come anche da incontri più grandi, Egli rimaneva sempre per Sé e maturava interiormente attraverso la Sua insolita Predisposizione pronta ad aiutare nei confronti dei Suoi prossimi che si trovavano nella miseria. Perché il Suo Cuore era colmo d’Amore, e questo Amore agiva in modo che cresceva nella Sapienza, che si dischiuse per Lui un sapere, che riconosceva tutto chiaramente, benché questa Chiarezza interiore risplendeva inizialmente in modo fulmineo in Lui, per poi retrocedere di nuovo temporaneamente, ed Egli parlava e pensava di nuovo come ogni altro Uomo, ma Egli Era molto più avanti nel sapere di tutti i Suoi compagni d’età. Ma Si rifiutava di accettare degli insegnamenti dagli uomini. Una cosa la potete credere voi uomini, che l’Amore è il miglio Maestro e che, chi porta l’amore in sé al giusto sviluppo, giunge alle conoscenze dall’interiore, che non gli possono mai essere offerte senza lacune da parte di un prossimo. Ora dovete sapere, che l’Anima di Gesù veniva dal Regno di Luce, che ha rinunciato bensì alla Luce per il tempo del Suo cammino terreno, ma mai all’Amore, che La colmava, perché veniva irradiata come l’Essere di Luce più puro dal Mio eterno Amore di Padre. Come Uomo la Luce d’Amore non poteva agire in tutta la Pienezza, perché i prossimi non l’avrebbero potuto sopportare, ma nell’Uomo Gesù continuava a splendere, e Gli dischiuse tutto il sapere, per cui Egli riconosceva anche molto presto la grande miseria dell’umanità e la Sua Missione e Si preparava coscientemente a questa. Ma ora sapete anche, che già da Ragazzo insegnava nel tempio, che Egli dava delle Risposte ai dotti delle scritture, che li faceva stupire. Quindi questo vi dimostra, che già da Ragazzo disponeva di un sapere, che non Gli era stato insegnato da uomini, ma aveva per motivo la chiara Fiamma in Lui. Il Suo Amore diventava sempre più forte, e quindi cresceva anche nella Sapienza, e già nella Sua Giovinezza veniva aggredito dagli insegnanti e dai dotti delle scrittura, perché non Si lasciava istruire da loro, ma Si teneva distante da ogni scuola. Sul tempo fra il Suo Insegnamento nel tempio e dell’inizio della Sua vera Attività d’Insegnamento al mondo posteriore non sono rimaste delle annotazioni, e perciò vengono rappresentate delle più diverse supposizioni ed indicazioni, come se li prepara l’intelletto dell’uomo. Non esistono delle annotazioni, perché la Vita di Gesù si svolgeva nella casa paterna in tutto il silenzio, perché in questo tempo sembrava come se avesse perduto ogni facoltà divina, Egli uscì dal campo visivo della vita pubblica e conduceva una Vita del tutto ritirata e come Figlio di un falegname eseguiva anche la Sua professione come tale. Nulla di insolito si avvicinava a Lui, perché questi erano gli anni, in cui Gesù doveva maturare come “Uomo”, perché voleva vivere d’esempio agli uomini il cammino terreno, che conduce alla maturazione, al perfezionamento. In questo tempo intorno a Lui era tutto silenzio, non possedeva nessuna insolita Facoltà, faceva piuttosto l’impressione di un uomo rimasto indietro spiritualmente, perché si ritirava da tutti gli uomini ed era succinto nelle sue Risposte ed anche il solito sapere mondano Gli era estraneo. E Lui evitava soprattutto di frequentare coloro che appartenevano al tempio ed il cui compito doveva essere di guidare gli uomini spiritualmente. E così presto non c’era più nessun uomo nel Suo ambiente, nemmeno i Suoi parenti prossimi che erano ancora convinti di un Mandato divino del Bambino una volta così insolito. Questo tempo del Cammino terreno è stato particolarmente sofferto per Gesù, perché quello che non era più riconoscibile nell’esteriore, giaceva comunque nascosto profondamente nell’interiore, soltanto Gesù Stesso doveva affrontarlo, come Uomo Sapienza, presto tutti i collegamenti e sapeva che Lui Stesso doveva dapprima raggiungere un grado di Maturità, che Lo rendeva poi capace di eseguire la Sua Missione. E Lui percorse questo cammino di sviluppo in tutto silenzio e nel ritiro come semplice figlio di un falegname, Che ha lasciato la Sua Patria, Che allo scopo della maturazione cercava sovente la solitudine, mentre si ritirava in regioni isolate, mentre saliva sui monti e Si soffermava sovente per giorni nella solitudine, unito solamente con il Suo Dio e Padre ed aspettando di ricevere nella preghiera la Forza e la Fortificazione per ciò che stava davanti a Lui e sovente anche davanti ai Suoi Occhi in tutti i particolari e Lo metteva spesso in stati di terribile paura, nei quali poi cercava l’Aiuto in Me. Ed Io Ero con il Mio Figlio, Lo fortificavo, e Gli donavo la Conoscenza sempre più limpida, in modo che Si offriva sempre di nuovo per portare a termine l’Opera, che doveva portare all’umanità la Redenzione dai peccati e dalla morte. Ma è totalmente errata l’opinione, che l’Uomo Gesù si sarebbe appropriato di un sapere più profondo attraverso la frequentazione di saggi ed insegnanti in paesi stranieri. Chi Altro avrebbe ben potuto istruirLo meglio se non Io Stesso? Ma Io Stesso Ero nell’Uomo Gesù come Effetto del Suo ultragrande Amore. E’ un pensiero totalmente assurdo, che Gesù avesse avuto bisogno di istruzioni da parte di un prossimo, per poter poi eseguire la Sua Attività d’Insegnamento sulla Terra nella Sua regione paterna. Se voi uomini avete ora la dimostrazione che Io Stesso guido la Verità sulla Terra, se soltanto vi sono delle determinate premesse, quanto più quindi Era capace Gesù di venir istruito direttamente da Me, Che superava infatti tutti voi uomini in Amore e totale Dedizione a Me. Solo chi non ha ancora nessuna idea dell’effetto di una vita nell’amore può stabilire tali affermazioni, che Gesù Si fosse procurato in altri paesi le conoscenze per insegnare, che avesse avuto bisogno di cercare altri uomini per studiare i loro insegnamenti. Quello che Io lascio avvenire con evidenza su un semplice figlio terreno: che gli guido la pura Verità dall’Alto tramite lo Spirito, lo dovete ammettere voi uomini davvero anche per l’Uomo Gesù, il Quale discese sulla Terra per far parlare Me Stesso attraverso di Sé, il Quale quindi non aveva davvero bisogno di nessun insegnante, ma riceveva la più profonda Sapienza direttamente da Me ed attraverso questi Insegnamenti diventava idoneo come Uomo di insegnare e di trasmettere agli uomini la pura Verità. Ed ora potete anche ricevere queste Mie Parole come purissima Verità, dato che voglio che non vi sbagliate e che vi venga dato il Chiarimento, dove voi stessi siete ancora ignari. Si tratta soprattutto del fatto, che voi uomini conquistiate un’immagine chiara, Chi Era Gesù in Origine e del perché E’ venuto nel mondo nelle condizioni più piccole e povere e vi è cresciuto. Perché anche se Egli Era Uomo come ogni altro uomo, Egli ha comunque dimostrato agli uomini, che ognuno può sviluppare in sé le facoltà spirituali più sublimi e che Lui Stesso da Sé possedeva un sapere, che ora trasmetteva agli uomini, che però Lui Stesso non ha mai avuto bisogno farSi istruire da altri oppure prendere conoscenza di insegnamenti, dato che sapeva tutto, altrimenti non avrebbe raggiunto la più sublime Perfezione sulla Terra, che portava alla totale unificazione con Me, che Egli E’ diventato Uno con Me, nel Quale Io Stesso Sono diventato Uomo per redimervi. doveva occuparsi di tutto, come Uomo doveva combattere tutte gli istinti e passioni interiori che opprimevano il Corpo proprio come in tutti gli altri uomini, doveva soffrire e combattere e maturare attraverso il servire nell’Amore. Perché Egli riconosceva grazie al Suo Amore, che irradiava. Amen
La lotta di Gesù contro le tentazioni |
B.D. No. 7056 |
B. D.56 - Anche la Mia vita terrena era esposta alle stesse tentazioni e le lotte che voi dovete vincere, anche Io le dovevo combattere per mettere nel giusto ordine tutte le sostanze del corpo terreno. Anch’Io ho conosciuto le brame e dovevo combatterle, perché avevo le stesse debolezze che danno grattacapi a voi, e soltanto la Forza di Volontà in Me le ha vinte. E perciò ho fatto violenza al Mio corpo, non gli ho permesso di prendere potere sulla Mia Anima, ma l’ho vinto e l’ho potuto fare grazie all’Amore, che divampava in Me quando camminavo in mezzo all’umanità schiavizzata. Vidi la miseria intorno a Me che opprimeva gli uomini in modo sia terreno che anche spirituale. Ed in Me divampava l’ardente desiderio di aiutarli, perciò non badai ai desideri corporei in Me, non li ho assecondati, perché sapevo che Sarei soltanto stato indebolito nella Mia Volontà di Aiutare, se avessi badato ed assecondato le Mie brame corporee. Ma era una dura lotta, perché da tutte le parti irrompevano su di Me le tentazioni, e l’umano in Me cercava l’esaudimento. Ma la Mia Anima Si è rivolta a Dio, e più cercava il collegamento col Padre, sempre più veementi diventavano gli attacchi, e ricevette perciò anche sempre maggior Forza, perché questo legame non rimase mai senza Effetto. Non ho davvero dovuto percorrere una vita facile sulla Terra, finché non aveva avuto luogo la totale unificazione con lo Spirito del Padre, perché Io Ero Uomo, come voi, e dapprima dovevo fare la stessa cosa, che è anche il vostro compito: di portare al più sublime sviluppo l’amore, per poter accogliere in Me con questo Dio, L’Eterno Amore, in tutta la Pienezza, quindi di trovare la definitiva unificazione con Lui, che è anche la vostra meta sulla Terra. E benché la Mia Anima fosse dal Regno di Luce, venne comunque assediata oltremodo dal suo involucro carnale, che era materia, come il vostro corpo e che quindi era costituito da sostanze spirituali-immature, sulle quali l’avversario aveva ancora potere, che lui aizzava sempre a brame e passioni di ogni genere. Che Io non ho ceduto a queste come Uomo, lo ha potuto soltanto l’Amore in Me, che ha fortificato in Me la Volontà alla resistenza. Ed il soggiorno nell’ambiente oscuro, peccaminoso ha dato occasione anche a degli spiriti immondi dall’esteriore, di assediare il corpo e di illuderlo con immagini seduttrici, che annebbiano i sensi e che dovevano indebolirMi nella resistenza. Ma Io non dovevo respingere questi spiriti immondi, dovevo cercare di ammansirli, dovevo manifestare anche verso di loro l’Amore, perché ho riconosciuto, che anche loro erano delle essenze degne di misericordia, che l’avversario aveva in suo potere e che una volta dovevano essere liberate da lui. E per questo non dovevo procedere con violenza contro questi spiriti immondi, ma dovevo esercitarMi in Pazienza e Mansuetudine, dovevo resistere a loro e mitigarli mediante la Mia Volontà d’Amore, finché Mi hanno lasciato. Io Ero un Uomo ed ho dovuto lottare e soffrire come un uomo, perché tutto questo faceva parte dell’Opera di Redenzione, che Io volevo compiere per i Miei fratelli caduti. Perché contemporaneamente volevo anche dimostrare agli uomini, in quale modo possono diventare padroni delle loro debolezze e brame, volevo vivere per loro una Vita d’Esempio, che doveva aiutare anche loro alla liberazione ed all’unificazione con il Padre dall’Eternità. Volevo dimostrare loro che è possibile, resistere a tutte le tentazioni con la Forza dell’Amore, che quindi l’Amore è la prima ed ultima condizione, per percorrere la vita terrena con successo, per diventare perfetto ed unirsi con Dio. L’Amore in Me Mi ha dato come Uomo la conoscenza della causa dello stato infelice, come anche voi uomini potete giungere alla giusta conoscenza soltanto tramite l’amore. E l’Amore in Me Mi diede anche la forte Volontà, di eseguire l’Opera di Redenzione, per il qual scopo la Mia Anima Si è incorporata sulla Terra. Da Uomo Io sapevo, che soltanto con la Forza dell’Amore di Dio avrei potuto compiere quest’Opera, e perciò ho richiesto “l’Amore”, l’ho supplicato, di donarSi a Me, e Mi Sono preparato Io Stesso a questo, di accogliere in Me la Forza d’Amore di Dio. Ho cercato di difenderMi da tutte le brame, ho rifiutato l’accesso a tutti i pensieri Ciononostante l’avversario non cedette di vessare insolitamente il Mio Corpo, cercando di sedurMi sempre di più, più egli riconobbe il Mio Intento. Ed Io ho dovuto lottare contro di lui fino alla Mia fine, sempre di nuovo si manifestava in Me l’umano, in modo che nella Mia debolezza ho pregato il Padre: “Se è possibile, lascia passare da Me questo calice.... ” Ma il legame con il Padre era più forte, e Mi Sono totalmente dato nella Sua Volontà. Io vidi la sconfinata miseria dell’umanità, e l’Amore che diventava sempre più potente era pronto per l’Opera di Salvezza per questa umanità. Un Uomo ha sofferto ed è morto con la morte sulla Croce, ma quest’Uomo era soltanto l’involucro di Me Stesso, potevo prendere dimora in lui, ed era l’Amore, che ha compiuto l’Opera di Redenzione, era l’Amore, che ha estinto la colpa di peccato dell’umanità, e quest’Amore Ero Io Stesso.impuri, che l’avversario ha voluto risvegliare in Me, gli ho sempre di nuovo rivolto il Mio Amore, al Quale doveva ritirarsi, e così presto soltanto l’Amore riempiva il Mio Cuore, Mi Sono sempre più intimamente unito con L’Eterno Amore, il Quale Mi Si donava ed ora Mi ha colmato anche di Forza, in modo che andavo incontro con forte Volontà alla Meta finale della Mia Esistenza terrena. Amen
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