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Le varie specie di suicidi e la loro condizione nell’aldilà

Nuove rivelazioni divine

 

Le varie specie di suicidi e la loro condizione nell’aldilà

 

(Il Signore:) «Naturalmente, anche fra i suicidi bisogna fare delle differenze. Se ad esempio qualcuno si toglie la vita del corpo perché il suo grande orgoglio è stato eccessivamente umiliato da un altro e gli resta preclusa ogni via di vendetta, allora questa è una fra le peggiori specie di suicidi premeditati. Un simile atto suicida è per un'anima una piaga che non può mai più venire completamentesanata; ci vogliono migliaia di migliaia di anni perché una simile anima possa arrivare al punto di avere a mala pena ricoperte di epidermide le sue orride ossa apparenti del tutto prive di ogni e qualsiasi amore, per non parlare poi del riottenere della carne da parte di tutto il suo essere, perché la carne è appunto un prodotto dell'amore e a sua volta desta amore.

2. Se qualcuno vede una ragazza che, nell'ambito della sua forma carnale, trabocca per l'esuberanza, egli viene subito conquistato fino all'ultima fibra da tale figura e il suo cuore manifesterà subito la più ardente ed amorosa brama di poter far sua tale ragazza. Ma perché succede questo? Perché l'esuberanza carnale della ragazza è esclusivamente il prodotto di molto amore! Quello però che, come sostanza, ha per fondamento l'amore, può e deve anzi suscitare nel prossimo ciò che esso stesso è.

3. Ma accostiamoci adesso ad una ragazza che sia terribilmente magra, ed Io vi dico che il cuore di nessuno ne rimarrà commosso con particolare intensità; la si commisererà in segreto, ma sarà ben difficile che qualcuno si innamori di lei! E perché mai succede questo? Succede questo semplicemente perché le sue ossa sono troppo poco ricoperte di quel materiale che è esclusivamente un prodotto dell'amore!

4. Un'anima che sia stata già qui [sulla Terra] puro amore, nell'Aldilà appare subito attraentissima, esuberantissima e quindi estremamente perfetta per quanto riguarda la forma; mentre un'anima avara e molto egoista appare invece molto magra; sennonché un po’ di carne e di sangue vi rimangono pur sempre attaccati considerato che un'anima simile ha ancora almeno l'amore per se stessa. Ma in un suicida questo amore non esiste affatto, e la sua anima deve quindi necessariamente apparire nell'Aldilà come uno scheletro arido e completamente spoglio. Resta ancora da vedere soltanto se apparirà sotto la forma di uno scheletro umano o di un qualche animale.

5. Noi appunto abbiamo accennato ora a come ci possano essere varie specie di suicidi, ed Io ho già menzionato dettagliatamente la specie più maligna. Ebbene, un suicida di questa specie più maligna non passa nell'Aldilà nella forma di uno scheletro umano, ma in quella di uno scheletro di drago, di serpente o di un qualche altro animale molto selvaggio e feroce. E perché questo? Questo voi potete immaginarvelo molto facilmente! Una simile anima non potrà mai più pervenire ad una perfezione completa della vita.

6. Accanto a questi ci sono poi i suicidi per gelosia di una giovane alla quale, senza sua colpa, è piaciuto un altro di più dell'eroe della gelosia che ad ogni incontro non aveva mai mancato di tormentarla e di colmarla dei più aspri rimproveri rinfacciandole un immaginario crimine d'infedeltà alla quale lei non aveva mai pensato. Un simile suicida arriva nell'Aldilà sotto la forma di uno scheletro di lupo, di cane o di gallo, perché erano state appunto le nature vitali di questi animali a guidare l'intelletto e la volontà di un simile stolto geloso, poiché esse hanno costituito, come creature immediatamente precedenti il tipo umano, la reale essenzialità di una tale anima. Anche questa specie di suicidi perverrà un giorno con estrema difficoltà ad una qualche perfezione della vita, sia pure soltanto limitata.

7. Ci sono poi altri suicidi che hanno commesso di nascosto qualche grave delitto, per il quale, come a loro è noto, è comminata una ignominiosissima e dolorosissima pena di morte. Essi sanno che il loro delitto sta per venire scoperto! Cosa succede allora di solito? Un tale delinquente non smascherato, per effetto della paura e dei giusti rimorsi della sua coscienza, cade preda della più nera disperazione e mette fine ai suoi giorni! Un'anima di questa specie appare poi nell'Aldilà sotto la forma scheletrica dei rispettivi tipi pre-umani, come ad esempio delle salamandre, delle lucertole e degli scorpioni che stanno tutte ammassate assieme e circondate come da un baluardo ardente rappresentato di solito da

un gigantesco serpente di fuoco. Anche il baluardo rovente appartiene al tipo di creatura che precede le forme immediatamente pre-umane sopracitate di quell'una e stessa anima ed è una parte dell’intelligenza delle stesse.

8. Per concludere, quando un'anima, in seguito a cattiva educazione, si è spogliata di ogni amore, perfino di quello di se stessa, allora anche tutta l'anima è compenetrata dal più completo Inferno, quale il più accanito nemico della vita, e così diventa in se stessa un nemico della propria vita e del proprio essere e tenta di annientarla in una qualche maniera non dolorosa. Data però una simile assoluta inimicizia contro la vita, è naturale infine che tutto quanto vi è in essa di vitale deve scomporsi, ed allora non è possibile che un'anima simile nell'Aldilà appaia altrimenti se non scomposta nelle sue singole forme vitali-primitive, ed anche queste limitate soltanto ai rispettivi scheletri privi di carne, i quali recano in sé il

necessario giudizio.

9. Le ossa, tanto nell'uomo che negli animali, costituiscono la parte che sottostà al maggiore giudizio e sono per conseguenza assolutamente spoglie di ogni amore, e poiché nell'osso come nella pietra non può dimorare un qualche amore per la vita, ne consegue che esso, sia pure soltanto nella sua essenza animicosostanziale, resta infine a costituire quella parte in cui non può mai mettere radice un qualche amore. Tuttavia le ossa umane sono sempre ancora più atte a rivestirsi degli elementi della vita che non le ossa di animali, e precisamente il guscio scheletrico degli insetti e le articolazioni, le cartilagini e le lische degli anfibi.

10. Se dunque nell'Aldilà un suicida appare poi sotto le forme appena descritte, voi potete ormai già farvi un'idea di quante difficoltà si oppongono e di quanto tempo ci voglia prima che una simile anima acquisti soltanto la forma scheletrica umana, e solo dopo un po’ di epidermide, ed eventualmente forse un po’ di carne per virtù propria!

11. Ma ora sorge in voi la domanda se una simile anima risenta anche qualche dolore! Ed Io vi rispondo: “A volte percepisce delle sofferenze atroci, altre volte invece nessuna”. Quando, agli scopi della sua rivivificazione sempre ancora possibile, viene in certo modo toccata dagli spiriti che appositamente le si avvicinano, essa sente un acuto dolore in tutte le sue parti; ma se poi ritorna alla sua calma, non c'è di nuovo più in essa né sensazione, né coscienza né quindi un qualche dolore.

12. Ci sono però molte altre specie ancora di suicidi, le quali però, per quanto concerne le conseguenze, non agiscono in maniera tanto maligna sull'anima quanto le due di cui si è parlato ora; ad ogni modo non c'è affatto suicidio che possa avere qualche buona conseguenza per l'anima!

13. Quello narrato da Mataele fu uno della specie meno peggiore, e perciò anche l'opera di rivivificazione e di salvezza procedette con relativa facilità e sollecitudine.Tuttavia in una simile anima resta sempre una falla che non si chiude mai completamente, e questa consiste nel fatto che essa non può pervenire quasi mai più allo stato della perfetta figliolanza di Dio. L'anima suicida difficilmente giunge mai oltre la sfera dei beati del primo Cielo, cioè di quello più esteriore e  quindi anche del più inferiore, oppure anche soltanto fino al confine di questo.

14. Nel primo Cielo, quello della sapienza, giungono per lo più soltanto le anime di tutti gli altri corpi mondiali oltre a quelle che provengono da questa Terra che sono le anime di quei savi pagani i quali, secondo il loro riconoscimento, hanno certo vissuto coscienziosamente e giustamente, ma che non hanno voluto sapere niente della Mia Persona nemmeno nell'Aldilà. Ma se col tempo sono disposti ad accettare e a credere almeno a qualcosa, allora possono certo venire accolti nel secondo Cielo che è superiore all'altro e che è il Cielo di mezzo; però nel terzo Cielo, il più interiore, o supremo e proprio Cielo dell'Amore e della Vita, essi non entreranno mai, perché in questo Cielo verranno ammessi soltanto coloro che saranno già assurti alla piena dignità di figli di Dio.

15. Io credo che ormai anche questi generi di morte illustrati dal fratello Mataele vi appariranno chiariti a sufficienza. Tuttavia se qualcuno reputa di non aver chiaro qualche punto, gli è senz'altro lecito fare delle domande. Non ci vorranno più di due ore ancora perché il sole salga sopra l'orizzonte; ed allora noi tutti dovremo sbrigare questioni di tutt'altra specie. Chi dunque vuole o vorrebbe conoscere qualcosa ancora, parli!»

16. Rispondono tutti: «O Signore! Ormai abbiamo tutto chiaro, perché, data una simile maniera vivente di spiegare le cose, non c'è nessuno a cui un qualche punto possa apparire non chiaro!».

 

 



14/03/2016

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