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La Parola

Nuove rivelazioni divine

S.d.V. 14

 

La Parola

1 Nel principio era la Parola e la Parola era presso Dio, e la Parola era Dio

 

 

Il Cristo :. Semplice è il titolo, eppure così importante e pieno di profondità che voi ve ne stupirete; poiché attraverso la Parola un giorno si formò tutta la Creazione ed ancora oggi ogni Parola è un motivo di formazione o creazione. Come questo è da intendersi, ve lo illuminerà quanto segue.

2. Innanzitutto dobbiamo chiarire che cos’è la Parola, per afferrare il suo significato nella massima profondità; infatti senza una base sicura, senza la chiara consapevolezza di ciò che si vuole veramente spiegare, non può germogliare nessun risultato ragionevole dal concetto in esame.

3. La "Parola" è quindi, per dirvelo in poche parole, nient’altro che un pensiero personificato che, maturato a concetto, si rende noto soltanto come parola, e proprio per questo è un atto creativo; così come porta in sé anche la Trinità, come è dimostrabile in tutte le creazioni, vale a dire spirito, anima e corpo, analogo con: pensiero, concetto e parola.

4. Così come in ogni cosa creata dimora un’anima, ben inteso non sempre conscia di sé, la quale guidata dal Mio Spirito forma la materia, la conserva e la trasforma, tale e quale una parola è il concetto personificato, creato mediante il pensiero.

5. Nella creazione era dapprima lo spirito, cioè il Mio Spirito, che assegnò ad ogni cosa la sua esistenza interiore, il suo tempo e la sua trasformazione.

6. Questa premura è la sua anima che plasma il materiale secondo leggi primordiali, la mantiene e, di nuovo distruggendola, continua a perfezionarla, a spiritualizzarla o la guida nuovamente a Me, allo Spirito primordiale!

7. Così il pensiero è il principio stimolante che si forma a concetto; questo concetto consegue forma, contenuto e significato solamente attraverso la parola, il segno visibile di una creazione invisibile.

8. E così come il Mio Pensiero-Dio, esternandosi come Idea-Creazione o Concetto, soltanto nel mondo visibile ottiene un involucro, anche se ancora in forma sottile, solamente così attraverso quest’ultimo atto di ogni cosa creata, pensata e immaginata è messa come un tutto nel Tutto, e certo esiste in sé singolarmente.

9. Con questa spiegazione, applicata alla "Parola", ne consegue la sua importanza solamente perché anche la parola per sé libera è una cosa separata e tuttavia collegata con l’intero mondo dello spirito, che certamente per sé, secondo l’espressione di un pensiero o

concetto, in quanto a profondità o sapienza, è qualcosa di differente, singolare, e ciò nonostante un insieme concatenato con tutto l’esistente.

10. Come nella Creazione una cosa influisce sull’altra e la influenza, così che nessun essere creato o cosa prodotta materialmente si può sottrarre a questa sfera, altrettanto poco "una  parola" si trova senza successo, senza effetto su altre, qui nel mondo dello spirito; poiché proprio la parola è un prodotto spirituale autocreato, stimolante, decisivo in tutte le condizioni della Creazione, proveniente da un pensiero, un concetto, ed attraverso l’utilizzo del mondo materiale visibile, un segno corporeo visibile di una vita spirituale.

11. Con la Parola, come ve lo dice la storia della Creazione di Mosé, Io creai il mondo!

12. Con la Parola "Sia fatto!" Io misi fuori tutte le singole parti spirituali del Mio Io, gli assegnai i loro giusti periodi di sviluppo, il loro processo di inizio, di esistenza e di cambiamento, per ritornare, dopo una conveniente prova, di nuovo purificate e perfezionate a Me e nella Mia Vicinanza, per iniziare lì, su gradini superiori per mezzo di potenze spirituali, una nuova vita di cammino, una nuova vita di perfezionamento che in un continuo crescendo non avrà mai fine, perché Io, il Creatore della stessa, sono altrettanto infinito!

13. Ma poiché Io sono veramente infinito e devo anche esserLo come Creatore, allora è naturale che tutto il Creato non poteva essere formato difettoso o mancante, perché il difetto sarebbe stato pure infinito, come il Principio secondo il quale venne creato.

14. Quindi nessuna cosa da Me creata ammette un vero miglioramento o nobilitazione; ma ben un processo di perfezionamento perfezionandosi un po’ alla volta per avanzare su gradini superiori, che però già nel primo embrione era in anticipo stabilito e ben concepito.

15. Queste caratteristiche della Mia Creazione, espresse nel materiale, in generale come nel singolo, si ripetono altrettanto nello spirituale e nella vita animica; infatti il pensiero, il concetto e la parola da cui deriva hanno lo stesso collegamento spirituale, lo stesso infallibile Principio come lo ha in generale la Mia Creazione, con la sola differenza che un animico, errato pensiero deve produrre un concetto ed una parola errata che, come il Mio Pensiero – Concetto e Parola – deve produrre eternamente soltanto del Bene, perciò il cattivo, errato pensiero, deve conseguentemente produrre, mediante ciò che si forma di errato nella parola e il suo effetto verso l’esterno e su altri producenti risultati a seconda della sua origine, parimenti, un effetto cattivo e sbagliato.

16. Voi vedete quindi da tutto quanto è stato detto, che anche le parole dalla bocca di uomini o spiriti sono tali e quali infallibili come le Mie, soltanto con altro valore, perché negli esseri creati la perfezione della vita dell’anima o dello spirito non può essere portata In paragone con il Mio Io; poiché Io come Dio, come l’Amore stesso, posso pensare, agire e parlare soltanto secondo questi Principi, mentre spiriti subordinati e liberi, quali sono i creati, possono pensare, parlare e agire con o senza volontà in senso contrario; ma nel comportamento stesso si trova già fondata la conseguenza naturale di tale procedimento, da cui proviene la frase: “Ognuno che pecca contro le Mie Leggi, deve attribuire a se stesso le conseguenze, perché la trasgressione alle Mie Leggi si punisce sempre da sé!”. Tutto questo doveva precedere per farvi notare, quanto è eloquente, quanto è importante riflettere, prima di pronunciare una parola, cosa volete con questa veramente dire, poiché la parola è nel vostro potere, ma il suo effetto, la sua portata è lontana oltre la vostra sfera; infatti ogni parola  pronunciata non vi appartiene più, appartiene all’intero mondo degli spiriti e delle anime, appartiene all’Infinità, dove agendo sempre continuamente, procura, a seconda della sua origine, del bene o del male!

17. Qui è il luogo dove devo anche farvi notare come e dove è la Mia influenza sul vostro fare e agire, senza pregiudicare il vostro proprio libero arbitrio.

18. Difatti Io vi lascio pensare e parlare, ma l’effetto del pensiero personificato, l’effetto della parola su altri, lo conservo per Me Stesso; infatti qui concateno i collegamenti tra anime e spiriti, cosicché anche il male progettato deve servire all’utile, anche se spesso in modo indiretto, come voi dite nel proverbio: “Con l’esperienza si diventa saggi!”

19. Io non tolgo alla parola il suo effetto buono o cattivo, Io dispongo soltanto le condizioni così che all’uomo non mancheranno ammonimenti, o di afferrare la parola del bene con tutto l’ardore dell’Amore e di realizzarlo, oppure di scorgere il male in tempo debito e poi agire, affinché non venga persa la propria individualità!

20. Per questo il vostro proverbio non è inopportuno, quando dite: “L’uomo vede, e Dio provvede”. Sì, è così! Voi potete pensare, e parlare anche, come espressione del pensiero, ciò che volete, ma il raggiungimento dell’effetto del discorso rientra nella Mia sfera, perché è una richiesta al Mio mondo dello spirito che voi vorreste influenzare con la "parola", e qui anch’Io ho "da partecipare alla conversazione".

21. Così come vi ho già dato nel "Mondo dei pensieri" la grande portata e la propria vita ridestata dei prodotti dello spirito come pensiero, tale e quale vi do qui la grande portata ed importanza di una parola, prescindendo ancora dal vero esame della profondità di ogni  parola, o del concetto o pensiero in essa contenuto e tangibilmente espresso.

22. Perciò preoccupatevi sempre di due cose principali: primo, di  riflettere bene le vostre parole a riguardo del danno o utilità che potreste cagionare con queste, e secondo, di badare bene al contenuto o al significato di una parola; le "parole", infatti, sono portatrici di potenze spirituali che spesso, sotto poco, nascondono molto.

23. Con la Parola attraverso di Me venne alla Vita una Creazione piena di grandezza e bellezza, e con una parola voi potete, pronunciata a tempo giusto e nel luogo giusto, diffondere luce e causare del bene, dove i più grandi angeli fino nella Mia Vicinanza risentono ancora una conseguenza di questa semplice espressione di un’anima che Mi ama.

24. Parole d’amore diffondono ovunque amore, gioia e beatitudine; parole di tristezza, di odio o di invida, l’opposto; esse devono operare così, perché già con l’espressione vi sta in esse il

germe. Perciò applicatevi di prestare ascolto dapprima alle Mie Parole, di esprimere soltanto parole che contengono del divino e devono soltanto causare del bene, così otterrete in voi ed intorno a voi pace e tranquillità!

25. Vi devo nuovamente citare un proverbio, perché tali massime sono per la maggior parte maturate su un fondamento puro e non mancano mai il loro effetto, e questo proverbio dice: “Una parola buona, trova un posto buono”. Sì, una parola buona non mancherà mai, anche se non del tutto desiderato, di produrre certamente un effetto simile presso il più acerrimo nemico. È la potenza del contenuto che, o vince o disarma l’avversario!

26. Guardate ai Miei anni di insegnamento, quanto erano pesate, quanto scelte le Mie Parole, perché Io ho parlato, discusso e predicato non proprio per questi tre anni del Mio cammino d’insegnamento terreno, bensì per l’eternità.

27. E se questi discorsi ancora adesso non sono stati completamente approfonditi ed afferrati in tutto il loro significato, è perché negli stessi sta proprio il germoglio del divino e nessuna

potenza può distruggere questo nocciolo interiore, oppure sostituirlo con qualcos’altro!

28. Le Mie Parole erano, sono e rimangono portatrici di Luce,portatrici d’Amore, Amore che è disceso dal Cielo per ricondurre voi minuscoli abitatori della Terra ed un immenso mondo di spiriti nuovamente su nel Cielo.

29. Così la Parola, questo piccolo seme spirituale, deve sempre racchiudere del bene, affinché caduta sul buon terreno porti fuori nuovamente del bene.

30. La Parola è il granellino di senape che messo nel buon terreno crescerà in albero della fede, sotto la cui ombra gli angeli e spiriti così come tutte le anime si devono rallegrare della Benedizione celeste.

31. Afferrate così il concetto di ciò che è una parola, quale profondità, quale portata vi dimora, e misurerete anche le vostre proprie parole, saprete giudicarle, ed in aggiunta procederete anche cauti nell’esprimerle, quando avrete compreso ed afferrato in tutto il  significato il loro infinito permanente effetto.

32. Così comprenderete anche meglio come Io ho potuto creare un mondo intero con una Parola, se potete immaginarvi chiaramente quale infinito può essere nascosto in una di queste.

33. Era scopo di questa Mia Parola di dimostrarvi, di spiegarvi tutto questo e rendervi attenti su così tanti abusi che voi fate con il dono del linguaggio, affinché possiate ancora riconoscere come sono piccoli gli inizi di così tanti Infiniti, dove vi stupite della Grandezza,

la cui origine avete completamente trascurato.

34. Leggete allora il primo capitolo del Mio Giovanni: “In Principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e Dio era la Parola! In essa era la Vita, e la vita era la luce degli uomini! E la luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l’hanno compresa!”

35. Proprio per questa ragione ogni Mia Parola deve adesso nuovamente illuminare un po’ alla volta questa tenebra o gli animi tenebrosi degli uomini, affinché finalmente "la tenebra" comprenda la Parola che fin dall’inizio era "la Parola" presso Dio ed attraverso Dio o attraverso di Me, e vi ha portato luce e vita, sebbene non fosse afferrata dalla maggior parte, ed anche oggigiorno è ancora respinta con scherno e disprezzo!

36. In Principio era la Parola, e la Parola rimarrà anche eternamente la Parola.

37. La Parola era Dio, cioè la Parola che ha creato materialmente e spiritualmente per Amore un mondo pieno di grandi Creazioni, affinché le creature potessero riconoscere che l’Amore non può star solo, ma deve avere qualcuno a cui dimostrare il Suo Amore, e dallo stesso a causa del Suo Amore essere nuovamente amato ed onorato!

38. La Parola dell’Amore creò mondi pieni di splendore, pieni di meraviglie; la Parola dell’Amore non poteva creare altro che spiriti amanti; la Parola dell’Amore risvegliava amore, perché essa stessa era Amore, e così possa presso di voi ogni parola anche risvegliare amore; perché l’Amore è il legame (onni-)potente che porta cuori ai cuori, e soltanto nell’amato oggetto attraverso la sua risposta gode completamente il suo proprio amore.

39. Così Io creai la Parola ed il mondo, così voi create il vostro mondo spirituale intorno a voi; l’amore è vita, è la luce degli uomini; la luce riscalda, illumina. E così possano le vostre parole sempre soltanto come parole dell’Amore riscaldare, illuminare e diffondere intorno a voi vita-amore, affinché l’effetto della parola d’Amore unisca fin nell’Infinito, altrettanto come a suo tempo la Mia propria prima Parola creativa, spargendo sempre Amore, sempre delizia, unendo spiriti, anime e corpi attraverso questo dolce vincolo, così che la trinità della Creazione, la trinità della Parola porti anche un triplice effetto che spiritualizzi la materia, nobiliti l’animico e liberi lo Spirito divino, per ritornare, riuniti con tutto, là da dove un giorno è stato mandato fuori mediante "la Parola".

40. Così possa "la Parola", come portatrice di luce e vita, ovunque diffondendo beatitudini e gioie, essere accolta da voi in voi e comunicata ad altri.

41. Per afferrare questo in tutto il suo contenuto, a questo scopo vi deve servire il breve senso di questo lungo discorso: “Riflettete la parola, prima che venga espressa; perché le sue conseguenze sono per voi incalcolabili!”

42. Così sfuggite certe ore amare, in cui forse vi pentireste dei discorsi precipitosi e vi dovreste condannare davanti al tribunale della vostra propria coscienza.

43. Per risparmiarvi questo, non temo nessuna fatica di farvi comprendere in così differenti modi che tutto il visibile è solamente cosa secondaria, lo spirituale soltanto è l’unico portatore, conservatore e giudice di tutto l’esistente!

44. Così potete comprendere ancora meglio che, tanto nella semplice parola quanto pure nella più grave, si trova sempre più significato di quanto voi spesso supponete, e come le conseguenze e la portata della parola, durando in eterno, vi può anche ricordare la vostra propria responsabilità, affinché non usiate un bene così prezioso come il discorso ed il linguaggio per cose inutili, nonché il tempo a questo impiegato dovete valorizzarlo solo così che nessun minuto sia un minuto perduto!

45. Voi siete figli di una eternità e di un eterno Iddio senza fine, comportatevi di conseguenza, affinché in ogni parola possa splendere il vostro inizio ed il vostro futuro, allora la parola  nella vostra bocca, come portatrice della luce e della vita, diffonderà anche solamente luce e vita, dove troverà nei benevoli orecchi e cuori devoti il suo eco, come si conviene ad una "Parola dell’Amore".

46. In Principio era la Parola, e la Parola ero Io! Così anche per voi la parola deve qualificare il vostro io, non deve uscire nessuna falsa, nessuna cattiva parola dalle vostre labbra che non sia testimone che voi siete figli di quel Creatore che un giorno chiamò dal caos una Creazione, dove anche il più piccolo atomo fu testimone del Suo Amore e della Sua Bontà.

47. Così deve essere il vostro comportamento nel mondo degli spiriti, quando un giorno dovrete giustificarvi di cosa, dove e come avete parlato, affinché non una parola vi faccia salire il rossore in viso, e potrete dimostrare che voi, sempre memori della Mia Parola, avete usato le vostre ben scelte per il meglio degli uomini! Amen! 



19/11/2016

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